Alcamo, illuminazione pubblica: spreco o non spreco?

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    ABC plaude all’approvazione della delibera di giunta riguardante il progetto esecutivo dei lavori di “manutenzione dell’illuminazione pubblica del centro urbano”.

    Ma c’è un “ma”. La delibera prevede un importo di 150.000 euro per l’installazione di lampade a led di nuova generazione, che consentiranno un notevole risparmio energetico ed un ridotto inquinamento luminoso. Alcamo Bene Comune fa però notare che la cifra impiegata poteva essere risparmiata, ottenendo probabilmente – sostengono – un risultato migliore ed addirittura un guadagno per l’amministrazione. A febbraio, infatti, il gruppo consiliare di ABC, aveva presentato una mozione di indirizzo per la realizzazione di un sistema di illuminazione pubblica, anche in quel caso con tecnologia LED. Ma la proposta prevedeva innanzitutto uno studio per individuare i punti di debolezza del sistema di illuminazione, i costi, le necessità; e poi prevedeva la realizzazione di un progetto a lungo termine, tutto a costo zero; proposta che fu bocciata in Consiglio Comunale. Uno studio di fattibilità del gruppo Urbanistica di ABC, evidenziava l’enorme costo sostenuto attualmente dal Comune per l’illuminazione pubblica (circa 700.000 euro annui di “bolletta” più ulteriori 100.000 euro annui di spese per la manutenzione e per il personale addetto).

    Si ipotizzava dunque di affidare la realizzazione e la gestione del progetto ad una ESCO – Energy Service Company: una di quelle società che effettuano interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica, assumendo il rischio dell’iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento.

    Attraverso un bando pubblico di gara la ditta privata si sarebbe fatta carico della sostituzione delle 7.000 vecchie lampade esistenti (altamente inquinanti, che necessitano di continua manutenzione e che consumano molta energia), della realizzazione e della gestione del nuovo sistema di illuminazione.

    Nell’immediato – secondo i calcoli di ABC – il Comune avrebbe avuto un risparmio di almeno 100.000 euro l’anno, una migliorata illuminazione stradale a vantaggio della sicurezza, un minor consumo di energia e una diminuzione delle emissioni di CO2, nessun investimento iniziale e costi azzerati per la manutenzione (che sarebbero stati a carico della società aggiudicataria per l’intera durata della concessione), canone energetico annuo fisso e minore di quello attuale forse anche – sostengono ancora consentire la riduzione del carico fiscale per le famiglie.Invece, ed è questa la critica del gruppo – “con l’iniziativa dell’amministrazione – da subito esecutiva e quindi mancante di tutte le fasi progettuali e di studio che invece la mozione di ABC prevedeva – l’illuminazione ci sarà, ma limitata ad una sola zona”. Non si è fatta attendere la risposta dell’amministrazione comunale, in particolare dell’assessore Gianluca Abbinanti, che ha dichiarato che attualmente non ci sono sul mercato ESCO che permettano di fare questi lavori gratuitamente. Qualora il comune decidesse di avvalersi di una loro collaborazione dovrebbe garantire un contratto di almeno nove anni e pagare direttamente a questa società le bollette. Pertanto si è ritenuto più utile provvedere al cambiamento di parte delle lampade per far cominciare già da adesso il risparmio del comune grazie alla tecnologia a led. E aggiunge che il comune intende procedere alla sostituzione di tutte le lampade e l’attuale azione che riguarda il solo centro storico è una limitazione dovuta al patto di stabilità che non consente spese maggiori. Se i trasferimenti della TARES torneranno davvero ai Comuni si potrebbe eventualmente procedere alla sostituzione anche delle restanti.