Alcamo-Il gioco del Lotto dell’acqua ad Alcamo

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DI GIUSEPPE MANISCALCHI

Il Comune di Alcamo potrebbe indire un gioco che si avvicina a quello del Lotto. Chi indovina il giorno della distribuzione vedrà scorrere l’acqua dai rubinetti, diventata merce rara in una città in cui si sta attraversando uno dei periodi più neri dell’approvvigionamento nonostante le abbondanti piogge invernali. Otto, nove , tredici non sono numeri citati a caso ma fanno parte delle conversazioni di molti alcamesi per segnalare i giorni di attesa per vedere scorrere qualche goccia d’acqua dai rubinetti in un periodo in cui più aumenta il caldo meno acqua viene distribuita. Tranne che la si acquisti dai privati. Scarse le informazioni ai cittadini. Qualcuno invita a guardare sul sito del Comune. Ma quanti sono gli alcamesi capaci di navigare su internet? Non certo le migliaia di persone magari dai 50 anni in su. Così si sta col naso in su e le orecchie tese per cercare di captare qualche nota: ovvero il rumore dell’acqua che passa tra i tubi, per migliaia di persone dolce melodia in una città stonata. Intanto ieri sera è stato completato il montaggio di una nuova pompa di sollevamento alle sorgenti di Cannizzaro. Altre due restano ferme. Praticamente in tutte e tre le pompe si è grippato il motore perché è rimasto spento per oltre tre mesi allo scopo di sfruttare l’acqua di Montescuro, che fino ad oggi rispetto ai costi: da marzo a dicembre 2015, 650 mila euro in più, non ha dato alcun beneficio. La denuncia sul fermo delle pompe l’aveva fatta con un’interrogazione il consigliere Ignazio Caldarella. Intanto per lunedì 20 luglio alle ore 10 presso la sala giunta si terrà un incontro tra i componenti la Terza commissione consiliare con il commissario comunale e l’ingegnere capo Enza Parrino. Argomento: l’erogazione idrica e la possibilità di utilizzare il progetto, completo di tutti i visti, per la rete idrica esterna Cannizzaro-Dammusi per i cui lavori occorrono due milioni e mezzo. Ora si apre la caccia al finanziamento ma i cittadini, sepre che il progetto vada in porto, avranno benefici tra qualche anno. Allo stato attuale i turni sono di 8-10 giorni, attesa troppo lunga in una città, ancora una volta fattasi trovare impreparata di fronte all’emergenza acqua.