Alcamo-Il Comune toglie ai “poveri” per dare ai “ricchi”

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ALCAMO – “Togliere ai ricchi per dare ai poveri” era il motto del leggendario Robin Hood, personaggio della letteratura inglese. Al Comune di Alcamo non sembra essere esattamente questa l’ispirazione, semmai al contrario. Si può anche togliere al “ricco” per stangare il “povero”. Il senso sembra essere proprio questo nell’elaborazione di bilancio proposta dal commissario straordinario del Comune, Giovanni Arnone, che adesso dovrà approdare in consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Il reggente del municipio ha annunciato di avere trovato la soluzione per far quadrare i conti e, come era abbastanza scontato, ad essere state ritoccate all’insù sono le già salatissime tasse che pesano come macigni di questi tempi sui contribuenti alcamesi. Il metodo utilizzato farà certamente discutere: è stata infatti annullata la Tasi sulla seconda casa, la tassa sui servizi indivisibili (quindi strade e illuminazione pubblica, ndr), che significa per il municipio un minor introito di 400 mila euro; a compensare questo ammanco l’aumento del tributo sulla prima casa che passa dall’1,5 al 2 per mille. E non finisce qui: l’Imu, vale a dire l’imposta sulla casa, viene incrementata dallo 0,96 all’1,06 per mille; così facendo si azzera la Tasi sulla seconda casa e l’incremento dell’Imu va anche a finanziare parte dello squilibrio di bilancio che si attesta, secondo il resoconto fatto dallo stesso Arnone, a circa 3 milioni e mezzo di euro. Si recupera, inoltre, lo sbilancio con la previsione di entrate straordinarie non tributarie di circa 500 mila euro e tributarie straordinarie sull’evasione di circa 650 mila euro. Continua invece la cura dimagrante anche per il municipio: previsti infatti tagli alla spesa corrente, che vanno quindi a finanziare il funzionamento degli uffici (quindi stipendi, cancelleria e bollette di energia elettrica, telefono e gas), di circa 600 mila euro con la riduzione di diverse spese di gestione. “Si garantiscono in tal modo – sottolinea in una nota il commissario straordinario – gli impegni presi nel 2014 sulla spesa socio-sanitaria, considerata la gravità della crisi sociale che interessa le fasce più deboli della popolazione. Si prevedono le spese del personale nei rigorosi limiti previsti dai contratti di lavoro. Infine, si sottolinea come la manovra finanziaria così come proposta al Consiglio Comunale rispetta, in via previsionale, l’obiettivo del Patto di Stabilità”. Ora la proposta deliberativa passerà al vaglio del consiglio comunale che dovrà approvare oppure dare i propri correttivi con emendamenti che dovranno essere validati dall’ufficio Finanziario.