Alcamo-I consigli della “fuffa”: già 8 convocati, delibere inesistenti

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Nove consigli comunali, compreso il prossimo convocato il 14 novembre, ben 56 punti all’ordine del giorno ma di delibere, e quindi veri e propri provvedimenti presi in autonomia dal consiglio comunale, ad eccezione degli atti dovuti, neanche con il binocolo. A quasi 5 mesi dal suo insediamento il consiglio comunale alcamese non pare brillare certamente per autonomia. Vuoi magari perché effettivamente la nuova amministrazione ha messo piede dal giugno scorso, vuoi perché l’assise è quasi del tutto rinnovata, vuoi anche perché la maggioranza è formata da 14 consiglieri tutti del Movimento 5 Stelle e tutti matricole degli ambienti istituzionali. In questo mix di motivazioni però il dato di fatto è che il civico consesso non ha prodotto effettivamente nulla. Eppure già si è riunito per ben 8 volte, lo rifarà ancora la prossima settimana, e di mozioni e interpellanze ce ne sono state già una caterva. Per l’esattezza, contando sempre il prossimo ordine del giorno, 21 interrogazioni e 15 mozioni. D’accordo, il confronto è il sale della democrazia e all’interno dell’aula consiliare il dibattito senza dubbio è d’obbligo che ci sia. Ma possibile che ci si possa limitare solo alle chiacchiere? Sì, perché vogliamo ricordare che per ciò che concerne le mozioni e le interrogazioni il loro valore è del tutto simbolico. Anzi, spesso restano proprio chiacchiere. Infatti quanto determinato dal consiglio non ha nulla di vincolante per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Surdi. Insomma, davvero questi primi 4 mesi di lavoro di assise ad Alcamo rischiano di essere semplicemente “verba volant”. In pratica ciò in cui il consiglio si è determinato ad oggi sono stati solamente atti dovuti: l’elezione di presidente e vicepresidente dell’assise, la nomina delle commissioni, i soliti debiti fuori bilancio (se ne sono contati 7  tutti deliberati), e poi l’approvazione del rendiconto 2015 e le misure correttive al rendiconto del 2014. Onestamente appare troppo poco, o forse troppa fuffa ad eccezione della mozione sull’isola pedonale che ha più che altro spinto l’amministrazione comunale a prendere una decisione definitiva attorno alla pedonalizzazione di un tratto di corso VI Aprile. Nel frattempo però questi consigli hanno un loro costo, anche se non paragonabile al passato: 40 euro per ogni consigliere presente, quindi all’incirca tra le 800 e le 900 euro per ogni seduta. A conti fatti, quindi, ad oggi la collettività ha speso poco meno di 8 mila euro al netto comunque di altre spese accessorie per permessi da lavoro e quant’altro. “Credo sia fisiologico in questo primo periodo di insediamento – afferma il presidente del consiglio Baldo Mancuso – avere varato semplicemente degli atti dovuti. A breve posso assicurare che si vedranno i frutti del lavoro di questo consiglio e delle sue commissioni. Sono quasi in fase di arrivo importanti regolamenti che porteranno quindi l’assise a determinare importanti cambiamenti”.