Alcamo: fuoco ad un autocarro, c’è la videosorveglianza

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ALCAMO – Un altro incendio, di presumibile origine dolosa, scuote la notte alcamese. Ad andare a fuoco un autocarro di proprietà di un autotrasportatore alcamese di 60 anni, ascoltato questa mattina dai carabinieri della locale Compagnia. Sul posto è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento cittadino intorno alle 23,30 che hanno potuto fare ben poco contro la furia devastatrice delle fiamme che hanno completamente incenerito il mezzo. L’autocarro si trovava posteggiato all’interno di un deposito in contrada Costa, zona che si trova nelle vicinanze della strada statale 119 che collega Alcamo con Calatafimi. I pompieri non ha rinvenuto nulla sul posto per cui non hanno potuto accertare l’origine dell’incendio. Gli inquirenti però si stanno muovendo nella direzione dell’incendio doloso anche perché il mezzo non pare avesse mai avuto problemi di guasti meccanici. Il proprietario ogni sera posteggia il suo mezzo in questo deposito che è stato trovato con il cancello regolarmente chiuso. Motivo per cui appare presumibile che gli incendiari abbiano scavalcato e siano entrati all’interno appiccando le fiamme. Se la ricostruzione dovesse essere confermata dalle indagini, che stanno andando avanti a ritmo battente in queste ore, appare evidente che gli incendiari hanno voluto prendere di mira il sessantenne dal momento che è stato dato alle fiamme solo questo autocarro mentre tutti gli altri posteggiati nelle vicinanze sono stati ignorati. I carabinieri avranno però un elemento in più nell’ambito di questa specifica indagine: infatti potranno avvalersi delle immagini della videosorveglianza installata proprio all’ingresso del deposito. Già il nastro con il suo contenuto è stato posto sotto sequestro ed in queste ore sarà analizzato dagli inquirenti per verificare i movimenti registrati nella zona poco prima della mezzanotte, quando cioè è scattato l’allarme per l’incendio. Nel territorio alcamese oramai da diversi mesi imperversano incendi dolosi che hanno colpito tutti: imprenditori, commercianti, semplici cittadini, pregiudicati e non, e persino le forze dell’ordine. Tra Alcamo e Castellammare del Golfo le indagini per raid dolosi nei confronti di mezzi ed anche abitazioni oramai sono a decine. Come appurato dalle indagini questi episodi non sempre sono da ascrivere alla criminalità organizzata: infatti da un po’ di tempo a questa parte sempre più spesso l’attentato incendiario è diventato un mezzo anche per regolari conti per ragioni private. Una violenza che prima apparteneva esclusivamente a certi ambienti criminali e che invece oggi, purtroppo, è diventata una pratica diffusa.

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