Alcamo-Fornitura autobotti, ok al regolamento: acqua a tariffa minima, costi trasporti “liberalizzati”

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Tariffa al minimo per chi si approvvigiona al Bottino comunale e fornitura al “minimo vitale” per chi è moroso. Sono le due modifiche principali apportate al regolamento per la fornitura di acqua tramite autobotti approvato ieri sera del consiglio comunale all’unanimità dei presenti al culmine di ben 6 ore di serrate discussioni. Un testo travagliato, partorito dopo ben 8 mesi di tira e molla tra la IV commissione consiliare e gli uffici, che però introduce importantissime novità rispetto a quello vigente dal 2009 ma carente in moltissime parti. Dito ancora puntato sugli uffici comunali accusati di non aver fatto nulla in tutti questi anni, la dirigente però si è difesa.

Tre gli emendamenti che sostanzialmente stravolgono l’impianto regolamento che è stato varato dagli uffici. Il primo riguarda la tariffa da applicare: non più, come fatto sino ad oggi, a 1,10 euro al metro cubo, vale a dire la tariffa massima, ma al minimo, cioè 35 centesimi. Sarà attivato però un registro in cui il Comune segnerà l’approvvigionamento nel corso dell’anno da parte dell’utente e se supererà i 150 metri cubi allora scatterebbe la tariffa di eccedenza, quella per l’appunto ad 1,10 euro. Seconda modifica riguarda la tariffe di trasporto: in applicazione di quanto sancito dall’Antitrust non può essere imposta una tariffa dal Comune per effetto della libera concorrenza, ma è stato introdotto l’obbligo agli autobottisti di pubblicare la propria tariffa sul sito del Comune. Sotto questo aspetto ci sono stati degli aspri scontri tra la dirigente dell’area Tecnica, Anna Parrino, e la IV commissione. Alla fine a mettere tutti d’accordo il segretario generale del Comune, Vito Bonanno, che ha posto dei ben precisi paletti che si rifanno alle normative vigenti che regolano la materia.

Infine, terza modifica sostanziale l’abrogazione del divieto di erogazione dell’acqua, come invece voleva imporre l’ufficio comunale, a chi ha una casa abusiva e ai morosi. Per i primi nessun limite, ai secondi sarà garantito il “minimo vitale garantito” fissato dallo Stato in 50 litri a testa al giorno. Il regolamento comprende l’agevolazione del pagamento con bonifico bancario, per accelerare i tempi e rendere la vita più facile all’utente. Per i consiglieri però si dovrà fare ancora di più.

Il dibattito è stato molto animato, dall’opposizione sono convinti che questo testo non potrà bastare per superare l’emergenza idrica cronica. Un problema definito “patologico” che dovrà essere superato strutturalmente.