Alcamo-Ex sindaco condannato a risarcire 46 mila euro

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La citazione era stata notificata all’ex sindaco Giacomo Scala nel settembre di due anni fa, dalla Corte dei conti, che ipotizzava un danno erariale nei confronti del Comune di Alcamo, di 140 mila euro riguardanti gli emolumenti di due consulenti: Liborio Ciacio dal 2007 al 2008 e di Antonio Fundarò dal 2002 al 2008. Ieri la sentenza definitiva emessa dalla sezione giurisdizionale d’appello della Corte   dei conti. Giacomo Scala dovrà pagare 46 mila euro per la nomina di Liborio Ciacio perché ritenuta “illegittima in quanto conferita al di fuori dei limiti posti dal legislatore regionale. Per la Corte dei Conti, il consulente Ciacio, “oltre ad essere sprovvisto di una laurea la sua qualifica di tecnico agrario enologo è priva di qualsiasi ragionevole collegamento con l’attività da espletare”. Per quanto riguarda invece l’altro l’incarico contestato, affidato ad Antonio Fundarò, la richiesta della procura contabile è stata rigettata (per l’ex consigliere comunale la cifra richiesta per il presunto danno erariale era di 94 mila euro). Sulla nomina di Antonio Fundarò, sia il tribunale penale che la Corte dei conti ha riconosciuto che aveva tutti i titoli e competenze per rivestire la carica di addetto stampa. Per tale vicenda Scala era stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio e falsità ideologica, condannato in primo grado ad un anno e due mesi di reclusione è stato assolto successivamente in appello “perchè il fatto non sussiste”. Nonostante l’assoluzione la Corte dei conti ha lo stesso avviato un procedimento per danno erariale conclusosi con la condanna a pagare 46 mila euro per la nomina di Liborio Ciacio. Ma tra il Comune di Alcamo e Liborio Ciacio il contenzioso non è ancora finito. Infatti Ciacio ha citato in giudizio il Comune chiedendo che gli vengano corrisposti gli emolumenti nonostante dopo un anno gli venne revocato l’incarico. Infatti secondo Liborio Ciacio il contratto prevedeva l’incarico di consulente per tutto il periodo della sindacatura Scala mentre venne esautorato tre anni prima della fine della sindacatura Scala. Il processo è in corso di svolgimento la Tribunale di Trapani e probabilmente la sentenza sarà emessa fra dieci giorni. Ciacio percepiva circa 45 mila euro lordi l’anno. Il Comune ha deliberato di resistere in giudizio.