Alcamo: emergenza sepolture, prime assegnazioni

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ALCAMO – Si sblocca l’emergenza sepolture al cimitero del Santissimo Crocifisso di Alcamo. Il Comune ha provveduto già ad assegnare le prime cinque aree cimiteriali per la costruzione di sepolture gentilizie: una 10 posti ed altre 5 a 5 posti. In totale quindi in questi giorni sono state assegnati 35 posti per sepolture. Il criterio seguito è stato quello dell’assegnazione a sportello, cioè vale a dire in base alla direttiva già data nel 2012 dal Comune che dispone tutt’oggi di tenere conto dell’ordine cronologico di arrivo delle istanze al protocollo generale del Comune. In pratica, secondo quanto si evince dalla delibera approvata dalla giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre, questi 35 posti, suddivisi in 6 aree complessivamente, sono stati già assegnati in base alle istanze arrivate al 7 maggio scorso. In questo modo si dovrebbe superare l’emergenza che si era verificata a cavallo tra gli scorsi mesi di marzo e aprile, quando il Comune decise tra le polemiche di procedere all’autorizzazione alla costruzione di nuove sepolture gentilizie. Lavori avviati con procedura di somma urgenza per l’esaurimento delle sepolture che hanno costretto al deposito in camera mortuaria di diverse bare (si è arrivati ad oltre una ventina). Questione che ha innescato un conflitto di competenze. Da una parte alcuni consiglieri, prima Ignazio Caldarella e poi Alessandro Calvaruso in primis, che hanno evidenziato come il provvedimento di variante al piano regolatore cimiteriale, posto in essere per permettere i lavori di realizzazione di altre sepolture, fosse di competenza del consiglio comunale e che necessitava di una vera e propria variante al piano regolatore generale; dall’altra però la dirigente del Settoe Manutenzione del Comune, l’ingegnere Anna Parrino e l’amministrazione comunale che hanno invece evidenziato come non ci fosse alcuna modifica urbanistica e di ratifica in seno all’assise. Decisione che ha fatto scaturire accesissime discussioni. L’emergenza in realtà sarebbe esplosa, secondo quanto relazionato dal tecnico comunale, a causa di un aumento dei decessi. Secondo quanto calcolato dal Comune statisticamente c’è stata soprattutto nell’arco di una sola settimana ad aprile un’impennata di morti, ben 20, condizione che ha messo in crisi il Comune e costretto al deposito delle bare. Durissima la reazione di Calvaruso che ha parlato anche di danno erariale dal momento che le nuove sepolture andrebbero a realizzarsi sopra la rete fognaria costata oltre 100 mila euro e che diverrà quindi inutilizzabile.

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