Alcamo: emergenza idrica, situazione si aggrava

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Si prolunga l’emergenza idrica ad Alcamo. L’attuale fase critica di carenza dell’erogazione sarà superata non prima di metà della prossima settimana: quindi per i cittadini il calvario andrà avanti ancora per diversi giorni. Notizie per nulla positive che questa mattina ha dato alla cittadinanza l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Alcamo, Salvatore Cusumano. Nonostante già da diversi giorni siano partiti dei lavori di sistemazione della rete idrica, con numerose riparazioni già completate, la situazione resta critica per il susseguirsi di nuove rotture: “I tubi in ghisa di questa condotta – precisa Cusumano – sono ormai obsoleti e devono essere sostituiti”. Oltre alla vecchiaia della rete c’è da aggiungere un altro grande problema e cioè che i pezzi di ricambio della condotta non sono facilmente reperibili sul mercato: “Non si trovano in Sicilia – aggiunge l’assessore che però rassicura –: stiamo lavorando alacremente per la risoluzione del problema”. L’emergenza oramai è esplosa da un po’ di tempo: molti quartieri non ricevono acqua addirittura anche da 11 giorni. Soltanto a singhiozzo l’erogazione è avvenuta in alcune zone del centro storico. Attualmente i lavori riguardano la rete che capta l’acqua dalla sorgente di Dammusi, che in poche parole è la seconda fonte più importante del territorio da cui si attingono attorno ai 40 litri di acqua al secondo. Soltanto da qualche giorno è stata ripristinata l’erogazione dalla sorgente primaria, quella di Cannizzaro, da dove invece provengono all’incirca una sessantina di litri di acqua al secondo. “Le riparazioni attualmente in corso – sostiene Cusumano – dovrebbero essere portate a termine entro la metà della prossima settimana e, conseguentemente i turni dell’erogazione idrica settimanale saranno ripristinati”. Intanto il Comune mette a disposizione il servizio autobotte per le situazioni di emergenza ma questo, da solo, non potrà bastare a placare la sete delle abitazioni di molti quartieri della città, oramai da 11 giorni a secco e con le cisterne svuotate del tutto o quasi. Da anni ci si interroga sulla necessità di provvedere ad una totale sostituzione della rete idrica ridotta oggi ad un vero e proprio colabrodo. Ma la cosa non è affatto facile: secondo una stima dei tecnici del Comune per la sostituzione servirebbero qualcosa come 2 milioni di euro, soldi di cui il Comune, che da due anni consecutivi sfora il patto di stabilità ed ha vincoli e risorse finanziarie in meno, non dispone in cassa. Ci si aggrappa al nuovo allaccio, attivato circa un mese fa, dell’acquedotto comunale da Montescuro Ovest dove però al momento arrivano soltanto una ventina di litri di acqua al secondo. Infine dal dissalatore di Trapani giungono altri 10 litri ma anche in questo caso non ci si può fare affidamento perché spesso e volentieri da questa fonte avvengono interruzioni.

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