Alcamo-Due contrattisti sospesi, arrivano sanzioni dal Comune

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Tolleranza zero nei confronti del personale. Anche la nuova amministrazione comunale targata Movimento 5 Stelle prosegue sulla scia di quanto fatto da chi lo ha proceduto, come il sindaco Sebastiano Bonventre e il commissario straordinario Giovanni Arnone. E puntuali arrivano nuovi procedimenti disciplinari nei confronti di lavoratori che non ottemperano ai doveri di servizio. In due sono finiti in questi giorni sotto la tagliola delle sanzioni: in entrambi i casi si tratta di lavoratori con contratto a tempo determinato facenti parte del Settore Servizi Tecnici e manutentivi. Punizione identica per entrambi: un giorno di sospensione dal servizio e decurtazione della retribuzione con trattenuta in busta paga a partire dalla prossima mensilità di marzo. I due procedimenti disciplinari sono stati proposti dal dirigente del Settore Servizi Tecnici, Manutentivi ed Ambientali, Enza Anna Parrino, che in sostanza ha evidenziato dei comportamenti illegittimi da parte dei lavoratori. Dopodichè la Direzione 3-Servizi al cittadino e risorse umane, ha ratificato il provvedimento. Continua quindi la guerra tutta interna tra la struttura burocratica, la politica e il personale dell’ente municipale. Una strada già tracciata dall’oramai ex sindaco Sebastiano Bonventre e proseguita oggi con la gestione commissariale. Una prima sanzione scattò per un altro dipendente di 65 anni: secondo quanto gli sarebbe stato contestato non avrebbe ottemperato all’ordine di servizio che prevedeva il suo trasferimento in altro Settore. Non si è presentato al lavoro, adducendo di essere in malattia, ma non avrebbe presentato alcun certificato medico. Ad essere stata determinata la sospensione del lavoratore per un giorno e la relativa decurtazione dallo stipendio della stessa giornata lavorativa. Si tratta di una guerra che va avanti oramai da lungo tempo e che prima Bonventre, poi il commissario e ora i grilini sembrano voler proseguire in nome del risparmio. Infatti il pugno duro nasce essenzialmente da una situazione di altissima tensione che oramai da quattro anni si è creata, cioè da quando l’allora sindaco Bonventre aveva ordinato l’arruolamento di personale interno per effettuare alcuni servizi in economia, senza quindi dover per forza espletare appalti con costi enormemente più alti. Operazione che ha portato ad altre sospensioni e le più gravi riguardarono due Asu che addirittura dovettero ricorrere al giudice del lavoro per essere reintegrate.