Alcamo-Dossier sul Comune alla Commissione antimafia

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Un dossier di 38 pagine contenente  una serie di denunce che l’ex segretario comunale di Alcamo,  Cristoforo Ricupati ha presentato, alcuni mesi fa, alla Procura della repubblica di Trapani e alla Commissione regionale antimafia, presieduta da Nello Musumeci.  E molto probabilmente sarà la Commissione regionale antimafia a leggere per prima  le carte. Infatti il dossier sarebbe già nelle mani di coloro i quali dovranno studiarlo e poi decidere le eventuali audizioni. Quest’ultima decisione potrebbe essere adottata da parte dei componenti la Commissione già entro la fine del mese entrante. Non si esclude comunque che vengano richieste altre documentazioni al Comune di Alcamo per approfondire la materia oggetto del dossier.  Intanto alla Regione sarebbe stato avviato il procedimento di studio degli argomenti che sono tre. La gestione del servizio idrico con particolare riferimento all’uso di pozzi privati, materia questa esplosa nello scorso mese di agosto, quando la giunta decise il blocco dell’utilizzazione di tali strutture, che mandarono in tilt i rifornimenti d’acqua nel periodo di maggiori consumi essendo aperte le case di villeggiatura. Poi il passo indietro anche se va sottolineato, che la materia merita una precisa regolamentazione.  Nel dossier “Ricupati”  l’esame del servizio idrico abbraccia il periodo di una decina di anni. Come si ricorderà sulla vicenda pozzi privati e provvedimenti del Comune, scattò anche un’indagine della Guardia di finanza e vennero sentiti, nella Tenenza di corso dei Mille,  lo stesso Ricupati e amministratori comunali. Altro argomento contenuto nel dossier sono tutti i passaggi che portarono alla predisposizione della delibera con l’aumento delle indennità di sindaco e giunta. Delibera che venne revocata dopo le prese di posizione di Ricupati. L’amministrazione comunale su questa vicenda, che costò quasi  l’immediata rimozione di Ricupati, che ebbe il sapore di una sorta di ritorsione, ha sempre sostenuto di avere agito nel rispetto di leggi e regolamenti. Di avviso contrario l’ex segretario comunale  più che mai deciso ad andare avanti perché convinto che certi provvedimenti non potevano essere adottati. Terzo argomento contenuto nel dossier la vicenda della richiesta di provvedimenti di Ricupati alla giunta  nei confronti del dirigente Marco Cascio, archiviati dall’amministrazione Surdi, poiché avrebbe rilevato comportamenti conformi alla legge da parte del dirigente. Anche su questo fronte Ricupati dissente e approfondirà tale materia e gli altri due suddetti nel caso di audizione davanti alla Commissione regionale antimafia e anche davanti ai giudici di Trapani, che sui loro tavoli hanno il dossier.