Alcamo-“Ditta abusiva” dell’assessore Butera: “Non sono coinvolto”

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“La giustizia, su cui ho la massima fiducia, farà il suo corso. Mi sento soltanto di dire che l’azienda che io guido ha tutte le carte in regola”. Queste le parole dell’assessore al Personale, Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale,  Suap, Polizia municipale, Viabilità e Protezione civile del Comune di Alcamo, Fabio Butera (nella foto), alla notizia filtrata in queste ore di un procedimento avviato dalla Procura di Trapani e dal Comune stesso per un presunto immobile abusivo di proprietà dei familiari dell’amministratore in carica dallo scorso giugno. “Apprendo dell’indagine solo dai giornali oggi – sostiene Butera – e proprio per questo non mi sento di pronunciarmi dal momento che c’è un’indagine in corso. Sono comunque tranquillo e devo anche dire che rispetto alle notizie di stampa sono molte le inesattezze riportate”. L’immobile in questione sarebbe un magazzino di circa 130 metri quadrati di proprietà di Maria Stella Butera (unica proprietaria secondo quanto contestato dallo studio legale Galbo che smentisce quindi la notizia iniziale che figurava come altro titolare anche il fratello Alberto Butera), sorella del padre dell’assessore e quindi zia dello stesso amministratore. L’indagine sarebbe partita da una dettagliata relazione tecnica della Direzione IV del Settore Lavori pubblici e Settore Servizi tecnici e ambientali del Comune: secondo quanto filtra sarebbe stato accertato l’illecito edilizio dell’immobile di via Giovanni De Carlis. Sempre secondo quanto riporterebbe la relazione per la realizzazione di questa struttura non ci sarebbe alcuna autorizzazione. Siamo in presenza di un immobile che si sviluppa su un unico piano e realizzato in muratura: attualmente è utilizzato come deposito della ditta di etichette autoadesive Auroflex, il cui legale rappresentante è proprio l’assessore Butera. Dalle indiscrezioni che filtrano risulterebbe che il fabbricato era già stato realizzato nel 1988, sulla base di alcuni riscontri aerofotogrammetrici, e la ditta non avrebbe avuto concessione edilizia e nulla osta del Genio civile, come invece impone la normativa vigente. Oltretutto al Comune non risulterebbe neanche alcuna richiesta di condono edilizio. “Sono assolutamente tranquillo – ribatte Butera – ed ho fiducia nel sistema giustizia, sono distante dalla teoria dei complottisti di cui non faccio sicuramente parte”. Stiamo comunque parlando di un immobile che è di proprietà degli zii di Butera ma che vede lui personalmente legale rappresentante dell’azienda: “Sulla mia estraneità a questo presunto abuso ho la massima certezza – replica l’assessore -. Non ho motivo di ritenere di essere coinvolto”.