Famiglie e imprese alcamesi possono tirare un grosso sospiro di sollievo. La Tari, la tassa per il servizio di raccolta dei rifiuti, non aumenterà, almeno fino al termine del 2019. Gli assestamenti di bilancio che il consiglio comunale dovrà approvare entro mercoledì 31 luglio, non dovrebbero prevedere alcun aumento. Sembra almeno che giunta Surdi e dirigenti dei vari settori abbiano trovato un’intesa in tal senso. Il costo del servizio è comunque aumentato di oltre 300.000 euro, incremento che avrebbe potuto raggiungere la cifra di 800.000 euro con una nuova batosta per le tasche degli alcamesi.
La perdurante emergenza rifiuti con la mancanza di piattaforme per l’umido, con la raccolta senza differenziazione fra RSU ed organico e con la spazzatura sparpagliata fra strade e periferie, ha causato una sorta di paradosso: la voce “biodegradabile” del piano dei rifiuti ha subito, per i motivi sopra elencati ma alla faccia dell’etica e del rispetto dell’ambiente, una diminuzione di 510.000 euro. Rimane ugualmente l’aumento dei costi del servizio di altri 300.000 euro.
Il dirigente del settore ambiente, Venerando Russo, è però riuscito ad evitare l’incremento della TARI impegnandosi a far rientrare quella cifra, con una nota inviata al sindaco Domenico Surdi. In buona sostanza il dirigente prevede che, visto che siamo ancora a luglio e che mancano 5 mesi al termine dell’anno, questo sforamento possa essere ripianato. Insomma per adesso la TARI rimarrà tale e quale. Il rischio è che la situazione, con altre probabili emergenze, possa complicarsi e che il tributo possa schizzare in alto per l’esercizio 2020.
Intanto i consiglieri comunali, a sette giorni dalla scadenza del 31 luglio e con il week-end nel mezzo, non hanno ancora notizie sulla proposta di deliberazione relativa agli assestamenti di bilancio. La conferenza dei capigruppo di questa sera dovrebbe anche servire a prendere conoscenze della manovrina finanziaria e delle carte ad essa collegate.
