Alcamo: debiti fuori bilancio, verità agghiaccianti

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Si infittisce sempre di più il caso della miriade di debiti fuori bilancio sul Comune di Alcamo. Ieri sera il consiglio comunale ha affrontato altre due sentenze sfavorevoli per il Comune le cui somme quindi sono da riconoscere in bilancio sulla base del pronunciamento del tribunale di Trapani. Ma le sorprese, ancora una volta, non sono mancate. C’è il caso di un incidente stradale in via Vanellone Patti, all’altezza del civico 23: ente municipale condannato a pagare 3 mila e 700 euro per un sinistro che ha coinvolto il mezzo trasportato da un giovane causato da una buca sull’asfalto. Tutto nella norma sembrerebbe ed invece non è così: le foto della perizia per il riconoscimento del danno non sarebbero corrispondenti al luogo in cui è avvenuto l’incidente. Ad accorgersi della situazione paradossale il consigliere comunale Alessandro Calvaruso, che da tempo sta portando avanti una battaglia per fare luce sull’eccessiva facilità con cui il Comune riconosce questi debiti e sull’altrettanto tenue, a suo dire, lavoro legale per resistere a queste controversie. “Ho fatto un sopralluogo in zona perché quanto riportato nelle fotografie della perizia non mi convinceva – sottolinea Calvaruso – e i miei sospetti sono stati subito confermati. Le foto in possesso del Comune del luogo dell’incidente non corrispondono alla via Vanellone Patti. Le immagini si riferiscono a tutt’altra strada”. Altro debito, altro capitolo di veleni: via Canapè, altro sinistro stradale segnalato che sarebbe stato causato dalla presenza di una buca. Danno riconosciuto all’utente della strada che ha citato in giudizio il Comune pari a 5 mila euro. Il tribunale condanna l’ente municipale ma anche qui sbuca fuori una sorpresa: analizzando la cartografie si scopre che ancora questa strada risulta essere di proprietà privata, seppur sarebbe in corso un accordo con il Comune per la sua acquisizione. Motivo per cui la negligenza nella mancata manutenzione dell’arteria non sarebbe da attribuire al Comune, bensì al privato. Secondo Calvaruso si tratta dell’ennesimo caso di cattiva conduzione della cosa pubblica nel quadro oltretutto di una difficoltà di trasparenza per l’accesso agli atti da parte dei consiglieri.

Entrambi i debiti sono stati approvati dal consiglio comunale a maggioranza ma sono state confermate le defaiance interne alla coalizione che sostiene il sindaco Sebastiano Bonventre. Si sono astenuti infatti Area Democratica, che recentemente ha preso le distanze dalla maggioranza, e un consigliere del Partito Democratico, Marianna Vario.