Alcamo, dal 2 al 5 ottobre torna il concorso lirico

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Una nuova sezione per premiare la gente comune nel suo impegno al fianco della cultura. Questa la grande novità della 17° edizione del premio internazionale cantanti lirici di Alcamo organizzato dall’associazione “Amici della musica”. Un evento prestigioso che, nonostante risenta inevitabilmente della crisi congiunturale, riesce comunque a sopravvivere e a confermarsi come una tra le kermesse nel suo genere tra le più importanti nel panorama del sud Italia. Quest’anno l’evento si terrà dal 2 al 5 ottobre e vedrà sfidarsi al teatro Cielo d’Alcamo 46 cantanti lirici di 16 nazioni. Non mancano all’appello Cina e Asia, assenti invece artisti dell’est Europa a causa della guerra in atto tra Russia ed Ucraina. Resta invariato l’assetto del concorso: saranno premiati i primi tre scelti da una giuria di livello internazionale. Al primo una borsa di studio di 3 mila euro, al secondo da 1.500 e al terzo da mille. Il Concerto di Gala di questa XVII edizione del concorso si svolgerà domenica 5 ottobre alle 18 al Teatro “Cielo d’Alcamo” con relativa premiazione. Per la prima volta invece ci sarà anche il premio “Ciullo d’Alcamo”

Confermato anche il premio internazionale per la cultura che nelle passate edizioni ha visto premiare ad Alcamo importanti personaggi. Quest’anno il prestigioso riconoscimento andrà all’Arma dei Carabinieri per i suoi 200 anni dalla fondazione, nell’ambito sanitario invece è stato prescelto Bruno Gridelli, il direttore generale dell’Ismett di Palermo, centro di eccellenza in Italia. Dulcis in fundo anche la nomina di due soci onorari, i vescovi di Trapani e Mazara del Vallo, Pietro Maria Fragnelli e Domenico Mogavero. Tanta carne al fuoco quindi per questa edizione nonostante il momento economico non sia per nulla propizio. C’è infatti da considerare che prima questa kermesse durava 8 giorni e la giuria era composta da molti più elementi. Contraccolpi dovuti anche all’assenza di sostegno economico, come in passato, da parte della Regione e dell’oramai defunta Provincia. Nonostante tutto si resiste anche grazie al sostegno dei privati: