Alcamo: costi politica, a marzo (incredibilmente) in discesa

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ALCAMO – Che sia cambiato il vento nell’aula consiliare di Alcamo? I recenti scandali di gettonopoli un po’ ovunque possono avere messo in riga i consiglieri? Difficile a dirsi perché ancora è presto ma arrivano i primi segnali. Nel mese di marzo appena trascorso sono stati sborsati dal Comune “soltanto” (si fa per dire…) 302 gettoni, pari a 18 mila euro. Certamente pochi non sono ma il trend è in calo se si considera che mediamente ogni mese dalle casse del municipio vengono sborsati attorno ai 22-23 mila euro e qualcosa come oltre 350 gettoni di presenza. L’impressione è che il trend sia in calo anche per il mese di aprile: a occhio pare che ci siano meno convocazioni di commissioni consiliari. Possibile quindi che finalmente i costi della politica alcamese comincino a calare dopo la bufera di polemiche che puntualmente investe l’assise municipale sino ad oggi rimasta sorda nonostante gli evidenti numeri mastodontici delle convocazioni delle commissioni. A marzo soltanto in tre hanno raggiunto il tetto massimo del compenso, vale a dire le 948 euro: si tratta di Giuseppe Campisi, Vito Lombardo e Antonio Pipitone che hanno raggiunto tra le 16 e le 17 presenze. Fanalino di coda per una volta tolto a Rosario Dario Pirrone: il mese scorso Salvatore Trovato ha racimolato soltanto due gettoni. L’auspicio è che sia l’inizio di un percorso più parsimonioso per la politica alcamese che nel 2014 ha messo insieme la bellezza di 4.276 i gettoni di presenza elargiti ai consiglieri comunali pari a una spesa di 260 mila euro, di cui 1.200 all’incirca per le sedute consiliari e il resto per commissioni. Di queste commissioni in 365 giorni ne sono state convocate qualcosa come 500, siamo quasi vicini alla stratosferica cifra di una e mezza ogni giorno considerando sabati, domeniche e festivi. Ogni cittadino, neonati compresi, ha sulle spalle quasi 6 euro l’anno di spesa per mantenere gli organi consiliari. Numeri snocciolati nell’arco del 2014 dall’associazione Modi che da sempre porta avanti una battaglia in città contro gli sprechi ed i costi eccessivi della macchina burocratica, con particolare riferimento ai costi della politica. Da sempre ci si chiede se sia davvero necessario che venga convocata, in media, più di una commissione consiliare al giorno, o se invece non si possano accorpare più argomenti in un’unica seduta-fiume. I gettoni di presenza sono pari a circa 60 euro ciascuno e appesantiscono non poco il bilancio comunale. Le polemiche sul numero eccessivo delle sedute ritornano periodicamente, ma sino ad oggi non sembra abbiano turbato più di tanto l’andamento delle cose al palazzo di città.