Alcamo, coronavirus. Quali controlli in locali e associazioni?

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E’ un quotidiano bollettino di guerra. Aumentano ogni giorno il numero dei contagiati. Oltre mille nella sola giornata di ieri. Aumentano i decessi e l’Italia in rapporto alla popolazione ha un triste record. Secondo posto nel mondo per numero di decessi. Viene subito dopo la Cina, dove è scoppiata l’epidemia. Ma in Cina la popolazione supera il miliardo e mezzo. Negli ospedali è difficile fare fronte ai ricoveri: in Sicilia “tutto esaurito” e nosocomi in tilt. Il governo ha dettato regole alle quali tutti dobbiamo attenerci. Evitare abbracci e strette di mano. Starnutire in un modo preciso. Sono semplici raccomandazioni alle quali tutti dobbiamo attenerci per cercare che il coronavirus non continui ad espandersi a macchia d’olio. L’appello dunque al senso di responsabilità di ciascuno di noi. Si dimostra scarsa intelligenza e incoscienza nell’ affrontare il problema con leggerezza. I primi segnali di tensione arrivano dalle rivolte scoppiate in diversi carceri italiani dove sono state limitate le visite dei parenti dei reclusi. Economia in tilt e già siamo entrati nel tunnel della più grande e imponente recessione della storia. Grande lo sforzo degli operatori sanitari ai quali va il ringraziamento di tutti. Ma tutti dobbiamo fare il nostro dovere e rispettare le regole, che già hanno indotto ad adottare provvedimenti come la chiusura delle scuole, di musei, cinema, teatro e ora sospese tutte le cerimonie religiose fotografano la drammaticità della situazione. Coloro che arrivano in Sicilia dalle cosiddette zone rosse debbono comunicarlo alle autorità. Scene da film dell’orrore sabato sera alla stazione di Milano dove migliaia di giovani, carichi di valigie e altro, correvano per cercare di prendere un treno per il Sud per tornare in famiglia. Legittima aspirazione ma una volta arrivati a casa comunicarlo subito alle autorità e mettersi in auto isolamento. Ma le regole funzionano? Grande sforzo da parte di tutte le istituzioni. Ma c’è la collaborazione di coloro i quali gestiscono soprattutto locali frequentati da giovani o da anziani anche ad Alcamo? Fiorello stamane ha lanciato un appello rivolto ai giovani affinché rimangano a casa ed evitino la movida. Così come altri artisti. Va anche detto che ad Alcamo in circoli privati, frequentati da anziani, si gioca a carte a biliardo o si guarda la Tv gomito a gomito. Non si dovrebbe determinare la chiusura anche per questi locali privati? Occorre la collaborazione di tutti e ripetiamo il senso di responsabilità per cercare di arginare l’epidemia da coronavirus, sperando che al più presto venga trovato il vaccino per questa patologia che ha messo il mondo in ginocchio con conseguenze per il futuro di tutti noi. Ad Alcamo alcuni esercizi hanno adottato misure e speriamo che vengano seguite da tutti.