In piazza Ciullo era una sorta di istituzione. Lo conoscevano e ne apprezzavano le qualità non solo gli operatori economici ma quanti frequentavano la piazza alcamese e i tantissimi clienti che venivano anche da fuori Alcamo. Infatti per quasi 40 anni con rasoio e forbici ha servito generazioni di alcamesi di qualsiasi estrazione sociale. La sua morte ha pertanto destato tanta commozione e molti interrogativi dei quali si è parlato per tutta la giornata di ieri e che probabilmente se ne parlerà ancora. E’ morto ieri verso le cinque al Policlinico di Palermo, Gaetano (Tanino) Impellizzeri barbiere-artista con negozio, prospiciente piazza Ciullo, al primo piano del palazzo dell’ex Banco di Sicilia. Quel salone potrebbe raccontare migliaia di storie perché il barbiere ha rappresentato il luogo di tanti incontri, di tante discussioni in attesa del taglio di capelli o della barba. Incontri che solo la penna di Piero Chiara o Vitaliano Brancati potrebbero raccontare perché sono lo spaccato della società. Tanino Impellizzeri, quando dismetteva forbici e rasoio, si dedicava alla costruzione in miniatura di tante opere. Ha realizzato prospetti della chiesa di Santa Oliva, dei Santissimi Santi Paolo e Bartolomeo e poi aerei, navi e tanto altro. Veri capolavori. Appassionato anche di caccia e della campagna. Tanino Impellizzeri aveva accusato un po’ di febbre e qualche dolore tre settimane fa. Era stato ricoverato all’ospedale di Alcamo da dove i familiari dopo venti giorni hanno deciso di trasferirlo a Palermo. Due ore dopo il ricovero al Policlinico era già sotto i ferri. L’intervento si era concluso alle prime luci dell’alba di venerdì scorso. Dopo 48 ore il decesso. Domani mattina, martedì, alle 10:30 i funerali saranno celebrati nella chiesa di Santa Oliva, davanti alla quale spesso sostava durante brevi pause dal lavoro. Giuseppe Maniscalchi