Alcamo: controlli oleifici, stretta dei vigili urbani

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ALCAMO – Parte una stretta da parte del comando dei vigili urbani sugli oleifici della città. Da qualche giorno pattuglie della polizia municipale sono impegnate in un controllo stringente nei confronti di queste attività che in questo periodo sono in piena fase di lavorazione delle olive raccolte e conferiti da singoli cittadini e da aziende del settore agricolo. Essendo Alcamo un territorio particolarmente vocato ad uliveti i caschi bianchi hanno attivato questa task force in modo da contrastare eventuali violazioni in materia soprattutto di smaltimento delle acque di vegetazione, cioè vale a dire del liquido prodotto dalla lavorazione delle olive. “La situazione ad oggi è sotto controllo – afferma il comandante della polizia municipale Giuseppe Fazio -: non si sono rilevate infrazioni o violazioni di altro tipo”. Ora per ora, in questo momento, i vigili sono in strettissimo contatto con i tecnici del depuratore comunale per verificare eventuali sversamenti anomali che sono pericolosissimi per questo tipo di impianti. Lo scarto della lavorazione degli oleifici ha un’elevata concentrazione di sostanze organiche quali zuccheri, pectine, grassi, sostanze azotate, polialcoli, poliacidi ed elementi minerali quali fosforo, potassio, magnesio e calcio. Le acque di vegetazione hanno un colore scuro, che può arrivare al nero, un odore tipico molto intenso, hanno un ph leggermente acido, un’alta conducibilità elettrica e sono facilmente fermentabili per la presenza di zuccheri e proteine. Anche se alcune componenti delle acque di vegetazione sono necessarie al terreno per l’utilizzo agricolo, l’inquinamento ambientale di queste stesse acque è molto elevato. Infatti presentano alte concentrazioni di fenoli e polifenoli che hanno spiccate proprietà antimicrobiche e fitotossiche, e conseguentemente risultano resistenti alla degradazione biologica, in particolare di tipo aerobico, e pertanto non possono essere trattate negli impianti di depurazione convenzionali. I controlli, con appostamenti degli agenti, sono anche mirati alla verifica che le acque di vegetazione possano essere trasportate altrove e smaltite in aperta campagna. Nei terreni agricoli questa sostanza apporta problemi di fertilità oltre a determinare la contaminazione delle falde idriche del sottosuolo. Oltretutto quest’anno il controllo per i caschi bianchi è anche meno problematico: infatti si registra uno scarso conferimento di olive negli impianti di trattamento alcamesi a causa della carente produzione per effetto del clima tropicale con scarsissime piogge a cavallo tra settembre e ottobre. “Il conferimento e le lavorazioni di olive sono oramai ai minimi termini – aggiunge il vicecomandante dei vigili urbani – ma comunque i controlli proseguiranno sino al completamento della campagna”.