Alcamo. Contro la violenza sulle donne, celebrata Gionata

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Panchine rosse poste ad Alcamo accanto all’ingresso del Municipio, del castello dei conti di Modica, al centro congressi Marconi. Sulle panchine poggiata una rosa rossa per ricordare le tantissime morti violente nelle quali sono state vittime le donne. Panchine e rose davanti a tre importanti siti della città di Alcamo metafora dell’attenzione dell’amministrazione comunale di Alcamo, che ieri ha promosso una serie di iniziative per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “Mi chiamava principessa” il titolo della manifestazione svoltasi ieri pomeriggio al centro congressi Marconi dove il sindaco Domenico Surdi e l’assessore Stefano Alessandra, presenti anche consiglieri comunali, hanno portato il saluto ai rappresentati delle associazioni, impegnate in difesa delle donne. Presenti  CO.TU.LEVI., associazione A.P.R.E, psicologi in rete, Fidapa, lettura teatralizzata a cura di Jolanda Piazza, “Il corpo delle donne”, che hanno parlato con varie sfaccettature del problema della violenza sulle donne drammaticamente e quotidianamente alla ribalta delle cronache. Ha moderato i lavori Maria Piera Calamia, consigliere comunale e presidente della Prima commissione comunale. La Giornata è stata celebrata con manifestazioni, incontri e convegni in tutta Italia e con l’intervento anche del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una vera e propria mobilitazione per un problema troppo spesso sottovalutato dalle Istituzioni, che dovrebbero tutelare le persone, in questo caso donne disperate che si rivolgono alle forze dell’ordine. In Italia durante l’anno in corso sono state uccise 38 donne. Tantissime quelle ferite e picchiate da veri e propri mostri che arrivano ai Pronto soccorso e per paura dichiarano di essere cadute, mentre contusioni ed ecchimosi dimostrano che sono state selvaggiamente picchiate.  Non si può continuare ad assistere a questo continuo stillicidio di violenze perpetrate contro le donne, che vanno immediatamente assistite e protette quando denunciano o quando si viene a conoscenza che vengono massacrate da partner che meritano condanne esemplari e che vanno messi nelle condizioni di non avvicinare la donna che diceva di amare. Dopo eclatanti stragi si è scoperto che tante donne avevano chiesto protezione alle Istituzioni, ma  che non avevano ottenuto alcuna tutela dallo Stato. La Giornata di ieri deve servire per far crescere in tutti la coscienza e l’attenzione affinché le donne vengano adeguatamente protette e se vittime di violenza non rimangano sole  e alla mercé di turpi individui. Speriamo che non cali l’attenzione e tutto passi nel dimenticatoio dopo le celebrazioni di ieri.