Alcamo: Conto consuntivo, ok tra mal di pancia

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Via libera al Conto consuntivo del Comune di Alcamo ma con i soliti mal di pancia interni alla maggioranza. La coalizione a sostegno del primo cittadino si è ancora una volta sfaldata con i consiglieri di Area Democratica e l’esponente del Pd, Marianna Vario, che hanno deciso di astenersi insieme ad altri consiglieri di opposizione. Alla fine l’atto è comunque passato ma restano delle ombra attorno al documento finanziario. Ma a carpire l’attenzione della seduta di ieri sera un documento-shock del consigliere Alessandro Calvaruso in cui si denunciano presunte gravi inadempienze e irregolarità nell’attività gestionale della macchina burocratica. Tra queste risalta una determina dirigenziale in cui emergerebbe che il un dirigente, ha liquidato somme per “prestazioni professionali” direttamente sul proprio conto corrente: “Tutto ciò – sottolinea Calvaruso – probabilmente in palese violazione della normativa vigente”. Ad essere poi contestate la consulenza affidata al Circes per la redazione del piano regolatore generale, le mancate risposte del sindaco circa il controllo di eventuali procedimenti penali a carico del personale del Comune sulla scorta della legge anticorruzione e sull’utilizzo di un mezzo di proprietà dell’ente con ipotesi di reato di “peculato” e numerose altre contestazioni sul piano finanziario. Il sindaco Sebastiano Bonventre ha garantito che per alcune situazioni sono già stati fatti accertamenti per altri invece sono in corso i dovuti provvedimenti. E’ questa l’ennesima situazione che scuote il palazzo di città dalle sue fondamenta sul piano politico e dell’immagine. Ritornando al Conto consuntivo è stato approvato con i voti di parte della maggioranza. Clamorosa l’astensione invece del consigliere di maggioranza Marianna Vario, presidente della II commissione Bilancio: “Ho votato in questo modo – precisa il consigliere – in quanto vi sono criticità che già erano emerse lo scorso anno e sui cui amministrazione e dirigente del Settore mi avevano assicurato un pronto intervento. A distanza di un anno tutto è rimasto tale e quale”. Il riferimento è ai crediti vantati dal Comune nei confronti di terzi per procedimenti legali per circa 600 mila euro che gli uffici non hanno ancora incassato colpevolmente nonostante le sentenze siano state emesse in alcuni casi già da oltre un anno; e poi non è stato dato seguito agli accertamenti per morosità dei tributi per circa un milione e 350 mila euro, problema che si è presentato a seguito dell’interruzione del contratto con la società esterna dell’Aipa che si sarebbe dovuta occupare proprio di fare questi recuperi finanziari”. Oggi il consiglio è stato convocato in prosecuzione a quello di ieri: tra i punti all’ordine del giorno il nuovo regolamento sul maggior sostegno alle scuole.

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