“Bing bang ha detto stop”. E’ la celebre frase con la quale il compianto e grande presentatore Enzo Tortora metteva la parola fine alla celebre trasmissione “Portobello” andata in onda su Raidue dal 1977 al 1983. Fiscale e non poteva essere diversamente il conduttore del programma perché limitava gli interventi durante “Portobello”. Interventi e risposte che dovevano spaccare il secondo. E sulla stessa lunghezza d’onda gli interventi degli alcamesi nella riunione straordinaria del consiglio comunale in programma domani sera giovedì alle 19 al centro congressi Marconi per dibattere sull’emergenza idrica in città. La conferenza dei capigruppo consiliare ha generosamente deciso che gli alcamesi potranno parlare solo 2 minuti. Insomma il tempo di dire buonasera e poi tapparsi la bocca. I consiglieri comunali potranno disquisire sull’argomento per 15 minuti. Ma al di là del tempo consentito a popolo di parlare, la riunione di domani sera rappresenta il termometro dei disagi. Insomma ad Alcamo tutti si lamentano per le forniture idriche, ma in quanti presenzieranno alla seduta del consiglio? Gli esempi del passato purtroppo sono negativi. Quasi nessuno partecipava alle riunioni aperte dei consigli comunali per salvare l’ospedale di Alcamo. In pochi ai cortei per l’ospedale. Senza la civile pressione dell’opinione pubblica non si va da nessuna parte e poi magari nelle campagne elettorali si sparano strali contro le precedenti amministrazioni. Ma chi arringa dal palco dov’era quando si doveva marciare su Palermo per tutelare l’ospedale e quindi il diritto della salute degli alcamesi? Speriamo che la stessa assenza non si verifichi con il consiglio comunale sull’acqua anche se qualche segnale di partecipazione c’è stato con le proteste al Bottino di alcamesi esasperati per un problema: quello dell’acqua per il quale si è sempre battuto l’ex consigliere comunale Ignazio Caldarella, che occupò la sala consiliare per ben 89 giorni.