Completato il lavoro di consegna da parte del Comune alla Guardia di finanza di tutti i verbali delle riunioni delle quattro commissioni consiliari dal giorno dell’insediamento dell’ex sindaco Sebastiano Bonventre. Si tratta di migliaia di pagine condensate anche su dischetti. Tale richiesta è la conferma che è stata avviata un inchiesta sui cui contenuti oggi si sa ben poco. Ovvero soltanto la richiesta dei verbali e l’avvenuta consegna. In quale direzione gli accertamenti siano mirati si possono fare allo stato attuale solo ipotesi. Ovvero accertamenti sul numero delle riunioni che comportano qualche vantaggio e non solo economico? Cioè un gettone di presenza che al netto supera di poco i 40 euro. Oppure come spesso capita durante indagini si sequestrano decine di atti per non far capire dove è puntata l’attenzione delle forze dell’ordine e magistratura in modo da potere approfondire accertamenti e non far capire dove si vuole arrivare per non dare un vantaggio prima che si concludano tutte le indagini. Le riunioni delle commissioni, spesso a raffica, hanno provocato polemiche, perché spesso, nonostante i problemi segnalati dopo un sopralluogo o altro, questi rimangono lo stesso irrisolti. E poi il parere delle commissioni su diversi atti è obbligatorio ma non vincolante per il consiglio comunale, che può liberamente decidere anche in contrasto col parere. Negli ultimi mesi, anche per oggi mancano gli interlocutori che sono sindaco e assessori, si registra un calo delle riunioni, che comportano il giorno delle convocazioni anche il pagamento da parte del Comune degli oneri contributivi per chi sia assenta dal lavoro per il mandato politico-amministrativo.