Alcamo, concorso per comunicatore. AssoStampa: “Anche questo bando va ritirato”

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‘Il lupo perde il pelo ma non il vizio’. Dopo il ritiro, nel gennaio del 2020, del bando per l’assunzione  di un comunicatore pubblico dopo le rimostranze dell’AssoStampa, il sindacato dei giornalisti, il comune di Alcamo mette a concorso nuovamente lo stesso posto ma ancora una volta inciampa su alcuni passaggi. Cosi come già avvenuto allora, anche stavolta il sindacato dei giornalisti e il Gruppo Uffici Stampa invita la giunta Surdi a ritirare il bando per modificare la denominazione della figura professionale richiesta oppure le materie d’esame. Il precedente bando fece intervenire l’AssoStampa perché mentre il comune di Alcamo ricercava un comunicatore pubblico e quindi senza iscrizione all’albo dei giornalisti, le materie d’esame erano tipiche e specifiche della professione giornalistica che in Italia, come prevedono numerose norme, può essere espletata soltanto da chi è regolarmente iscritto all’ordine. Il nuovo bando, adesso, secondo AssoStampa e GUS, deve essere ritirato e riscritto a cominciare dalla figura messa a concorso. Secondo il sindacato, infatti,  il profilo deve essere “Specialista per la comunicazione istituzionale” e non  “funzionario in comunicazione istituzionale e media”. Il comune di Alcamo cerca quindi un funzionario in comunicazione istituzionale (comunicatore/social media manager), il cui profilo professionale è stato istituito dal contratto nazionale collettivo di lavoro, Comparto Funzioni Locali, nel 2016 ma il bando, e qui ci risiamo con quanto già accaduto con il precedente avviso di concorso poi ritirato nel gennaio del 2020, prevede anche la “gestione delle relazioni con i media” che invece è specificatamente affidata al cosiddetto “giornalista pubblico” così come l’altra richiesta di “ottima conoscenza dei media e degli organi di informazione a livello locale, nazionale”. Il gruppo di specializzazione uffici stampa e il sindacato dei giornalisti chiedono quindi al comune di Alcamo, come già capitato nel 2020, chiedono il ritiro in autotutela del bando, e la ripubblicazione del concorso per il profilo corretto di “Specialista per la sola comunicazione istituzionale”. In questo caso non si intaccano le mansioni specifiche dei giornalisti iscritti all’Albo.