Alcamo-Concluso il campo degli accoglienza immigrati

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Partito il 6, si è concluso il 30 settembre scorso, ad Alcamo, il campo di accoglienza stagionale per immigrati che ha ospitato 70 lavoratori, con regolare permesso di soggiorno, nella palestra comunale Palazzello di via Guido Gozzano. Come è ormai consuetudine, infatti, nel periodo della vendemmia sono molti i lavoratori non residenti e/o extracomunitari che arrivano in città per prestare la propria opera per la raccolta dell’uva trovando difficoltà a reperire un alloggio adeguato per la notte. “A differenza degli anni passati – ricorda l’assessore ai Servizi sociali, Nadia Saverino – quest’anno la gestione e la realizzazione del campo è avvenuta tramite un lavoro di sinergia e collaborazione tra diverse associazioni di promozione sociale di protezione civile che sono state invitate a partecipare al campo, attraverso procedura negoziata”. I rappresentanti delle diverse associazioni, Croce Rossa Italiana, Fire Rescue Alcamo, Polizia Costiera Ausiliaria, Vigili del Fuoco volontari di Protezione Civile, Pubblica Assistenza Soccorso Alcamo (AMPAS), E.R.A. “European Radioamateurus Association” sezione di Trapani, insieme alla Caritas hanno stabilito, di comune accordo, la suddivisione dei ruoli e degli orari dei propri volontari. La Caritas, come di consueto, ha svolto, a titolo gratuito, il suo servizio di preparazione e distribuzione pasti. L’importo messo a disposizione dal Comune per la realizzazione del campo solidale è stato di 9 mila euro Ogni ospite ha versato 2 euro giornalieri per il pernottamento “per evitare – spiega l’assessore- la permanenza di immigrati che, come purtroppo accaduto in passato, hanno utilizzato il campo senza un reale scopo lavorativo, togliendo la possibilità di pernottamento a chi, invece, si trova ad Alcamo per lavorare veramente. Dunque, la corresponsione del contributo di 2 Euro ha trovato la sua più valida motivazione al fine di evitare soggiorni inutili degli extracomunitari e al riguardo è stata cura della CRI, coordinatrice del servizio, rilasciare apposita ricevuta agli immigrati”. Ai lavoratori senza regolare permesso di soggiorno è stato comunque garantito un pasto caldo da parte della Caritas e l’uso delle docce all’interno del campo poiché, come lo scorso anno, nessuna associazione ha potuto garantire un luogo al coperto per il pernottamento. “Infine – conclude l’assessore Saverino – un’altra novità cui abbiamo pensato quest’anno è quella di destinare la somma restante (circa 3.000,00 euro) del campo per l’acquisto di attrezzature che, nel futuro, possano contribuire al miglioramento del servizio offerto”. Quest’anno in effetti il campo è partito con qualche giorno di ritardo, rispetto al previsto, anche per la mancanza di parte dell’attrezzatura della CRI destinata ai campi di soccorso delle popolazioni terremotate e recuperata, infine da ciò che il Comune aveva a disposizione, come gazebi, tavoli e sedie.