Alcamo: Comune, i Paperoni sono i consiglieri

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ALCAMO (TP) – I Paperon de’ Paperoni ad Alcamo non sono gli amministratori. A fare la parte dei leoni sono un po’ a sorpresa i consiglieri comunali: diversi di loro sfoggiano redditi davvero invidiabili. E sono ben due i consiglieri che hanno i redditi addirittura più alti di chi ricopre incarichi di giunta: a primeggiare Peppe Stabile con i suoi quasi 80 mila euro e poi a seguire Alessandro Calvaruso che dall’alto dei suoi 60 mila e 500 euro è il vice paperone del palazzo di città ad Alcamo. Questo quanto si evince dalla situazione patrimoniale di sindaco, assessori e consiglieri comunali che è stata resa pubblica, come impone la legge sulla trasparenza, e che fa riferimento alla dichiarazione dell’anno 2012 sulla base del reddito 2011. Solo dopo quest’accoppiata si intravede il primo assessore: il più ricco della giunta è Giacomo Paglino, oggi vicesindaco in carica, che conta un reddito corposo di ben 59 mila euro. Ed è seguito subito a ruota dal sindaco Sebastiano Bonventre che invece ha dichiarato di guadagnare 57 mila euro. Ma dopo questa fugace apparizione degli amministratori torna prepotentemente a svettare in questa speciale classifica dei Paperoni ancora il consiglio comunale con i quasi 53 mila euro di Giuseppe Scibilia, attuale presidente dell’assise civica. Da questo momento in poi però sono gli assessori che prendono possesso dell’appellativo di più ricchi: ci sono infatti Gianluca Abbinanti e Massimo Fundarò che quasi si equivalgono con i loro 50 mila euro di reddito dichiarato. Poi però c’è il crollo: infatti il volto femminile della giunta si riscopre con redditi abbastanza magri: c’è Ottilia Mirrione con 20 mila euro, Elisa Palmeri che ha dichiarato poco meno di 8 mila euro, ed infine figura Ylenia Settipani che addirittura risulta senza alcun reddito, quindi con lo zero nella casella dei guadagni dichiarati. Ritornando invece al consiglio comunale i redditi a tre cinque cifre sono tanti, oltre a quelli già menzionati. Ci sono ad esempio i quasi 49 mila euro di Stefano Milito classe ’59, ed i 45 mila di Antonio Fundarò e Alessandro Longo. Nel club invece di chi sta nella fascia dei 30 mila euro di reddito figurano Alessandro Ferrarella, Gaspare Coppola, Stefano Milito classe ’62 e Pasquale Raneri. Nessuno dei consiglieri ha dichiarato di non avere reddito, ma ne figurano diversi invece che scendono sotto la soglia delle 4 cifre. Fra questi ci sono gli 8 mila euro di mauro Ruisi e Anna Maria Allegro, i 6 mila di Ignazio Caldarella, ed ancora i 5 mila di Vito Lombardo. A chiudere la graduatoria c’è Lorena Di Bona che invece ha dichiarato di avere incassato nel 2011 appena 2 mila e 800 euro.