Alcamo: Comune, correzione alle irregolarità del bilancio 2012

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ALCAMO – Il consiglio comunale di Alcamo chiamato di nuovo a porre una serie di correttivi in seguito alle contestazioni della Corte dei Conti. Dopo averlo fatto per le criticità mosse dai magistrati contabili nel 2011, il civico consesso ha deliberato l’adozione di “misure correttive” anche per le contestazioni avanzate per l’esercizio finanziario del 2012. Molte sono praticamente le violazioni contestate anche nel 2011, ma ci sono anche altre criticità che nel frattempo sono state segnalate. Anche questa volta essenzialmente il consiglio ha deliberato di porre un freno alle spese correnti: “La programmazione dei bilanci degli anni a venire – sottolineano i consiglieri nella delibera approvata – deve rigorosamente essere incentrata su una revisione della spesa corrente che consenta una sua riduzione”. In particolare si danno indicazioni per arginare i contenziosi, con proposta di adozione di specifiche misure atte a prevenirne l’elevato grado ed a riscuotere i relativi crediti derivanti da sentenze o provvedimenti favorevoli; ricompare anche l’eterno problema della spesa del personale. In questo caso il civico consesso detta all’amministrazione la via della riduzione delle retribuzioni variabili e processi di razionalizzazione della dotazione organica. Altra criticità sono le spese elevate per servizi a rete, come l’energia elettrica, la gestione del ciclo dei rifiuti, tutela ambientale, servizio idrico integrato, ed ancora si vogliono tagliare i contributi a enti ed associazioni e le locazioni passive. L’assise alcamese ritiene anche eccessive, e per questo se ne chiede la riduzione, le spese per forniture di beni e servizi generali, quindi carburanti, telefoni, materiali di cancelleria e più in generale la gestione del parco automezzi. Nell’ottica di riempire le casse di liquidità tutti i dirigenti di settori, ciascuno per le proprie competenze, sono stati sollecitati ad adottare ogni utile provvedimento finalizzato alla accelerazione delle riscossioni e l’applicazione di ogni utile iniziativa finalizzata alla riscossione dei residui attivi e nel contempo procedere ad effettuare gli impegni anche in funzione dell’andamento dei flussi di cassa. Ci sono poi gli eterni e sempre più salati debiti fuori bilancio: in questo caso il consiglio ha dato mandato al segretario generale del Comune a fornire precise direttive ai dirigenti di settore al fine di prevenire l’insorgenza di potenziali debiti. Ricompare poi la voce relativa alle proroghe dei contratti dei precari del Comune che per la Corte dei Conti non dovevano essere rinnovati per via dello sforamento nel 2012 del patto di stabilità. Anche in questo caso, come nel 2011, il civico consesso ha giustificato il provvedimento dell’amministrazione sostenendo che “la violazione è dovuta unicamente alle stabilizzazioni del personale Asu effettuate in base alle leggi regionali anche per sopperire alla riduzione del personale a tempo indeterminato”.