Alcamo, Comune a caccia di 20 ausiliari del traffico

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ALCAMO – L’amministrazione comunale ci riprova. Tenta nuovamente la strada dell’atto di interpello per cercare di sistemare la propria pianta organica, eccedente in alcuni profili ed estremamente carente in altri come nel caso del comando di polizia municipale. E non a caso il governo cittadino prova a rimpolpare la schiera dei caschi bianchi, carente specialmente sul fronte degli agenti impegnati in servizi esterni. Proprio in questo giorni è stato pubblicato un avviso pubblico per il reclutamento di 20 figure professionali di ausiliari del traffico rivolto alla platea dei lavoratori in servizio all’interno dell’ente municipale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato già inquadrato nella categoria “B” da impegnare nel servizio di viabilità. Le selezioni sono già state aperte: le eventuali adesioni andranno presentate entro il prossimo 26 marzo, dopodiché in base alle disponibilità pervenute il Comune si muoverà di conseguenza. C’è da dire che un primo tentativo lo ha già provato lo scorso anno il Comune che ha cercato proprio con atto di interpello personale disponibile a effettuare la pulizia delle spiagge e del verde pubblico. I riscontri sono stati scarsissimi, con enormi polemiche che si sono sollevate: il governo cittadino è finito sotto accusa perché accusato di avere fatto pressione solo a determinati lavoratori, lasciando invece “imboscati” i soliti noti negli uffici. Il comando di polizia municipale ad Alcamo è ridotto davvero ai minimi termini. Non solo per le scarse risorse di personale interne ma anche di attrezzature: pochissime le auto a disposizione, ad esempio. Situazione disastrosa che si aveva tracciato lo scorso anno il responsabile del Settore della polizia municipale, il vicecomandante Giuseppe Fazio, allegata al bilancio del 2014. La situazione del controllo del territorio non è affatto facile ad Alcamo. La mancanza di fondi in questi anni, ad esempio, non ha più permesso di ripristinare la videosorveglianza a Monte Bonifato, distrutta in quel famoso devastante incendio del 2012. Non aiuta la mancanza dei mezzi, indispensabili ai caschi bianchi per gli spostamenti e i controlli anche nelle zone più periferiche: negli ultimi anni non è più stato acquistato alcun veicolo. I tempi oltretutto si preannunciano abbastanza duri con i costanti tagli ai trasferimenti di Stato e Regione e l’attuale difficoltà del Comune di riequilibrio di bilancio. A livello di introiti provenienti dalle sanzioni amministrative al codice della strada quest’anno è previsto un introito di 550 mila euro, lo stesso dello scorso anno, a fronte invece di spese correnti legate alla gestione complessiva del comando di circa un milione e mezzo di euro. E le cattive notizie non finiscono qui: a fronte di una già carente pianta organica lo scorso anno non sono stati previsti altri ingressi di agenti mentre c’è stato il pensionamento di due ispettori.