Alcamo: Collegio Gesuiti, videosorveglianza individua vandali

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Alcamo – Potrebbero presto avere un volto e un nome gli autori dell’ennesimo raid vandalico che si è registrato intorno alle 21 nell’atrio dell’ex Collegio dei Gesuiti ad Alcamo. In queste ore i vigili urbani stanno visionando le immagini della telecamera di videosorveglianza che ha ripreso un gruppo di ragazzini, tutti maschi. Sospetti che ricadono principalmente su quattro giovani, dell’età compresa tra i 14 e i 15 anni. Sono stati loro a distruggere uno dei gazebo posti all’interno del Collegio, piazzati dal Comune per essere utilizzati l’indomani da alcune scuole medie della città. Il comando dei caschi bianchi, agli ordini del vicecomandante Giuseppe Fazio, è al lavoro per cercare di risalire ai colpevoli e già si è riuscito a ricostruire alcune fasi di quel raid vandalico. C’è già un identikit dei vandali: età compresa tra i 14 ed i 15 anni, tutti magri di corporatura, alti tra 165 e 175 centimetri. Le immagini riprendono non solo il danno al gazebo ma anche un atteggiamento dei ragazzini come se fossero gli assoluti padroni dell’atrio, tanto che si intravedono anche alcuni adulti con al seguito figli andare via di corsa, quasi spaventati. Torna quindi d’attualità il problema della movida nel centro storico di Alcamo, che in questi giorni sta riprendendo piede dopo il periodo estivo che vede la città svuotarsi e spostarsi in massa lungo il litorale di Alcamo marina. Proprio nei giorni scorsi il presidente del consiglio comunale Giuseppe Scibilia era intervenuto denunciando lo stato di degrado e abbandono dell’atrio del Collegio dei Gesuiti a causa proprio del vandalismo. Già l’assessore alla Cultura, Selene Grimaudo, era intervenuta nell’aprile scorso segnalando l’utilizzo improprio dell’atrio dello storico palazzo, di recente ristrutturato. Ad essere stata richiesta maggiore vigilanza da parte del comando dei vigili urbani ed un potenziamento della videosorveglianza. Si sono poi succedute conferenze di servizio ma il problema non è di facile soluzione: i caschi bianchi sono una trentina, troppo pochi per un controllo capillare del territorio, e la videosorveglianza ha un suo costo che il Comune, con propri fondi, non può affrontare in questo momento di difficoltà per le finanze dell’ente. “A queste richieste – precisa l’assessore – il comandante dei vigili urbani aveva assicurato la presenza costante per un mese a partire dai primi di settembre, di due unità del corpo nelle ore pomeridiane-serali; ma malgrado controlli e sollecitazioni si deve registrare, alla data attuale, che nulla è mutato, anzi è notevolmente peggiorato”. Ora l’amministrazione comunale sta pensando di convocare un tavolo di confronto che metta insieme non solo la polizia municipale ma anche le forze dell’ordine per rafforzare in zona centro storico i controlli: “Attraverso questa iniziativa – sottolinea la Grimaudo – contiamo di mettere in campo progetti, risorse e interventi per una pronta soluzione del disagio. Si chiede altresì il coinvolgimento del Consiglio Comunale e della Presidenza del Consiglio come organismo di supervisione al fine di portare avanti un’azione comune che coinvolga tutte le figure interessate”. E’ stata dato mandato agli uffici del Servizio culturale del Comune di convocare un vertice entro il 30 settembre.