Alcamo-Chiesa del Collegio, a rischio le opere d’arte all’interno

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Le opere d’arte all’interno della chiesa del Collegio rischiano di scomparire sotto l’effetto devastante dell’umidità provocata dalla prolungata chiusura del luogo di culto. L’ultimo allarme attorno ad uno dei monumenti più importanti della città arriva da una voce illustre, quella di Giuseppe De Giovanni, Ordinario di Tecnologia presso il Dipartimento di Architettura dell’università degli studi di Palermo. La chiesa ha le porte sbarrate oramai da più di un anno, esattamente dal novembre del 2016 a seguito della caduta di calcinacci nella parte prospiciente la via Mazzini. Segno della vecchiaia di una struttura storica dimenticata nel tempo. Pare che i problemi siano di ordine economico: anzitutto i lavori sono di competenza del demanio civile di Palermo, proprietario dell’immobile. I tecnici dell’ente statale qualche mese addietro hanno effettuato alcuni sopralluoghi e a quanto pare avrebbero stimato interventi per un ammontare di circa 400 mila euro. Non ci sarebbero comunque particolari  problemi di staticità e gli interventi riguardano anche la cupola realizzata negli anni ’50 e che ha appesantito strutturalmente la chiesa la cui edificazione risale al 1684. Il problema è che la prolungata chiusura della chiesa rischia di danneggiare seriamente le vere e proprie opere d’arte che vi sono contenute all’interno: “Le opere d’arte stanno rischiando un accelerato processo di degrado e di distruzione – sostiene De Giovanni – a causa dell’eccessiva umidità dovuta alla chiusura del monumento e alle infiltrazioni generate delle piogge. Un sopralluogo fatto ultimamente ha rivelato tutta la debolezza che il monumento dimostra nei confronti degli agenti atmosferici che stanno causando ulteriori ferite all’intero complesso architettonico e artistico e che sicuramente aumenteranno quelle esterne già presenti”. La chiesa del Collegio è ricca di opere al suo interno di grande pregio: vi sono le tele su “La circoncisione di Gesù” del pittore alcamese Giuseppe Renda, altre due si trovano nel transetto dedicate rispettivamente a Sant’Ignazio di Loyola e a San Francesco Saverio, ed ancora quelle dedicate a San Luigi Gonzaga e e a San Francesco Borgia rispettivamente nelle cappella a sinistra e destra dell’ingresso principal. per non parlare anche dei pregevoli stucchi che decorano internamente tutta la chiesa e i marmi dell’acquasantiera e del monumento funebre che custodisce le spoglie di padre Vincenzo Abbati,  ed infine il Cristo ligneo presente in una cappella a sinistra della navata. I fedeli sperano di potere tornare a frequentare la chiesa del Collegio per le funzioni religiose, oggi celebrate presso la chiesa della Sacra famiglia dal rettore padre Vito Filippi che celebra messa ogni pomeriggio. Il docente universitario alcamese non lesina critiche al Comune e in generale alle istituzioni a tutti i livelli a cui lancia un appello e tira le orecchie auspicando “un maggior interesse”. ” Sentirò il demanio – assicura il sindaco Domenico Surdi – e chiederò un sopralluogo congiunto per verificare lo stato dei luoghi”.