Alcamo, centro vaccinale. Apertura prevista per il prossimo week-end. Non serve la ‘voce grossa’ su FB

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La prima fase dei lavori, proprio nel giorno in cui (mercoledì 28 aprile) la ditta CG Eventi, incaricata dalla protezione civile regionale, è entrata al PalaDangelo per effettuarli, ha riguardato l’installazione dei pannelli e la suddivisione dell’area interessata in gazebo e postazioni. La foto (a corredo di questo articolo), postata da qualcuno su facebook per comunicare che i lavori fossero già quasi terminati, certifica invece proprio questa fase iniziale. Un intervento complessivo di pochi giorni che però sarà ultimato, bene che vada, fra martedì e mercoledì della prossima settimana. L’HUB vaccinale distrettuale di Alcamo, molto verosimilmente, comincerà a funzionare nel prossimo week-end.

I fatti e la cronaca degli eventi dicono questo. Il resto è politica anche quella, più che legittima, di avere da tempo lanciato la campagna elettorale per le amministrative. La campagna vaccinale dipende dall’ASP e quindi dalla Regione, gli allestimenti dei centri vaccinali sono stati affidati alla protezione civile che poi ha dato in appalto i lavori, i comuni devono invece mettere a disposizione gli immobili necessari. Ad Alcamo, nel corso di alcune conferenze dei servizi, le parti in causa hanno scelto il PalaDangelo ritenendolo più idoneo della Cittadela dei Giovani, perennemente sotto-utilizzata, oppure del centro diurno per anziani chiuso per le norme anti- contagio.

Dei siti presenti nella cittadina alcamese, quello del palasport di contrada Sant’Anna è l’unico ad essere dotato di una viabilità comoda e di ampi parcheggi. Ha anche tre ingressi, uno dalla via Montinaro, un altro dalla via Pina Bernardo e un altro ancora dal parcheggio sottostante allo stesso PalaDangelo. La viabilità difficile e la mancanza di parcheggi, stessi identici problemi presenti per l’ospedale di Alcamo dove dallo scorso gennaio vanno avanti le vaccinazioni, spesso con grande caos e calca, avrebbero accantonato l’ipotesi Cittadella dei Giovani, caldeggiata da alcuni dirigenti sanitari al fine di fare più in fretta.

In tutta questa vicenda, che doterà adesso Alcamo di un centro vaccinale capace di effettuare anche 700 inoculazioni al giorno, ci sono comunque delle responsabilità e stanno tutte quante nella miopia, di chi di dovere. Possibile che nessuno si sia accorto dell’unicità legata al presidio ospedaliero alcamese, angusto, senza percorsi alternativi, senza parcheggi, senza sale d’attesa, senza comfort per i vaccinandi soprattutto quelli più anziani? Il primo hub vaccinale che sarebbe dovuto sorgere in provincia, per sostituire l’anacronistica situazione del San Vito e Santo Spirito, doveva assolutamente essere quello di Alcamo.

Ogni istituzione, ovviamente, ha le sue competenze, i suoi meriti e le sue responsabilità. Queste ultime, per le quali si deve dare conto e ragione, soprattutto quando un’opera importante arriva con grande e grave ritardo. Le stesse istituzioni, però, anche quando non hanno le competenze per intervenire, possono adoperarsi per spingere, pressare, seguire le cose con accanimento, sbattere i pugni per chiedere solerzia ai fini delle salute e delle esigenze dei cittadini. Comportamenti da realizzare in concreto e con faccia a faccia quotidiani. A poco serve farlo sui social. Ancora meno per puntare il dito, seppur con garbo e gentilezza, su chi fa informazione.