Alcamo: Case dell’acqua, ditte indifferenti

0
530

ALCAMO. Il Comune di Alcamo ci riprova a dare vita alle case dell’acqua, distributori automatici di acqua naturale e frizzante. Dopo il primo avviso pubblico emanato diversi mesi fa, e che non ha avuto seguito in quanto non è pervenuta al municipio alcuna istanza per l’installazione di questo tipo di impianti, l’assessore all’Ambiente e alle Manutenzioni, Salvatore Cusumano, ha dato disposizione di procedere alla ripubblicazione dell’avviso. In pratica il Comune concede il suolo pubblico per l’installazione di distributori automatici, denominati case dell’acqua, con doppio erogatore di acqua filtrata naturale e gassata su aree di proprietà comunale. Un progetto che è stato previsto dall’amministrazione comunale lo scorso anno attraverso un atto deliberativo di indirizzo approvato dalla Giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre. Progetto che però è rimasto lettera morta e a quanto pare non è nemmeno appetibile evidentemente alle aziende del settore di distribuzione idrica, dal momento che nessuno ha risposto al primo avviso. Nonostante tutto il Comune ha proceduto alla ripubblicazione con le stesse modalità: “L’auspicio è che la procedura – afferma Cusumano – abbia un esito positivo al fine di garantire il servizio alla cittadinanza”. La concessione avverrà con aggiudicazione per l’offerta economicamente più vantaggiosa. I benefici riconosciuti alle cosiddette “case dell’acqua” sono evidenti secondo l’amministrazione alcamese. Da quello ecologico, poiché favoriscono la riduzione di anidride carbonica e petrolio dovuti alla produzione del Pet e alle emissioni dei gas di scarico dei Tir utilizzati per il trasporto di bottiglie di plastica, a quello economico: da un lato, si garantisce un risparmio per i cittadini che evitano l’acqua naturale in bottiglia; dall’altro, le pubbliche amministrazioni possono ottenere una riduzione dei costi di smaltimento delle materie plastiche. L’assessore all’Ambiente, Salvatore Cusumano, sottolinea che “l’acqua erogata dalla rete pubblica è buona, sicura e periodicamente controllata; in un contesto di promozione della sostenibilità ambientale a tutto campo, l’utilizzo dell’acqua di rubinetto produrrà una conseguente riduzione di rifiuti plastici”. Confermate anche le 14 aree pubbliche individuate per l’installazione per cinque anni delle case dell’acqua: sarà possibile installare nelle piazze Falcone e Borsellino, Piano Santa Maria, Bagolino, della Repubblica, Pittore Renda, Largo San Domenico Savio, nelle zona Ero Gammara e Villaggio Regionale, Via Ugo Foscolo, e nelle vie Padre Pino Puglisi, Rocco Chinnici, Sen.Parrino, Discesa Santuario e Pietro Lombardo.