Due colonnine immediatamente attivabili, un’altra in via di definizione. Questa la risposta immediata del Comune di Alcamo al caos che si è venuto a creare dopo la decisione della maggior parte degli autobottisti di fermarsi, sostanzialmente le 5 ditte più importanti del settore, e di non trasportare più acqua a chi ne fa richiesto per uso privato. L’assessore al Servizio idrico integrato, Roberto Russo, sostiene che già due colonnine per l’approvvigionamento sono utilizzabili e si tratta di quelle installate in zona Eurospin, quindi in contrada Gammara, e al Bottino Giovenco nel quartiere delle Pigne di don Fabrizio. “Una terza colonnina è prevista sull’ex statale 187 – precisa Russo – anche se ancora è da stabilire dove deve essere posizionata per evitare che porti intralcio al traffico veicolare”. Questa dunque la risposta dell’amministrazione comunale alle lamentele degli autobottisti riuniti sotto la sigla di Confartigianato che sta portando avanti la vertenza nei confronti del Comune. La maggiore lamentela era propria quella degli scarsi punti di approvvigionamento e che quelli soltanto presenti al Bottino comunale non sono sufficienti per rispondere alla richiesta di acqua che di giorno in giorno, in questa torrida estate, arriva alla categoria. Succede così che si vengono a creare turni ed attese che non sono compatibili con il tipo di servizio da garantire. “In realtà – aggiunge l’assessore – da tempo erano disponibili queste colonnine. La categoria, con cui mi sono confrontato ogni qual volta mi sono recato al Bottino, non mi ha mai fatto presente questa necessità immediata. La loro presa di posizione mi ha devo dire in parte sorpreso. Sulle nuove colonnine distaccheremo del personale del Comune per potere aprire e chiudere le valvole in attesa che arrivino le valvole automatiche che, secondo quanto mi riferiscono dagli uffici, dovrebbero essere disponibili al massimo entro una decina di giorni”. Questa situazione si è venuta a creare a seguito della decisione dell’amministrazione comunale di non rinnovare le autorizzazioni ai quattro pozzi privati anche per effetto di un’indagine della Procura che ha fatto emergere delle presunte illegalità tanto che l’attuale sindaco Domenico Surdi, un funzionario e un dirigente comunale e gli stessi proprietari dei pozzi sono finiti nel registro degli indagati per un danno erariale nei confronti del Comune. Da qui l’amministrazione comunale ha deciso di procedere con un nuovo regolamento, approvato dal consiglio comunale, che regolamenta il settore e prevede al momento il solo attingimento per le autobotti nel Bottino con relativo tariffario. “La sola disponibilità del bottino comunale – sostiene il consigliere comunale Giacomo Sucameli – appare limitante oltre che inutile rispetto la mole del disagio alcamese. Ecco perché anch’io appoggio e ribadisco l’estrema urgenza di incontrare il prefetto di Trapani al fine di discutere e risolvere la gravosa questione idrica alcamese”.