Alcamo-Candidature nel Pd, è crisi di identità

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“Questo matrimonio non si deve fare. Politicamente è inaccettabile” tuona Giuseppe Scibilia, presidente del consiglio comunale del Partito democratico ad Alcamo da tempo in fibrillazione. Quel matrimonio che manzoniamente non di deve fare è la candidatura alle primarie dell’avvocato Giuseppe Benenati, che ha militato in altre parrocchie politiche. La polemica scorre anche sul web con commenti di varia natura, tutti da rispettare, ma non manca lo scontro per le dichiarazioni di un ex consigliere del Pd, oggi posteggiato e una donna in carriera, con incarico alla corte di un deputato regionale che addirittura attribuisce all’ex sindaco Giacomo Scala la responsabilità dell’attuale sfascio dei democratici. Della serie che quando non si sa a cosa appigliarsi si scaricano su altri responsabilità proprie perché il Pd, oggi orfano di una leadeship, va avanti arrancando. La prova? Da tre anni non riesce ad eleggere la segreteria comunale. Riunioni e contro riunioni alla fine sembra che alle primarie parteciperà solo il candidato sindaco Vincenzo Cusumano. Benenati sarebbe stato escluso perché non è tesserato ad Alcamo. L’escamotage è stato trovato. Ma finirà così. Un fatto appare certo. Alcuni giorni dopo la conclusione dei tesseramenti Totò Cuffaro. Di recente uscito dal carcere dopo avere dignitosamente scontato la pena ha dichiarato: “Avevo un milione e 800 mila voti, tantissimi di questi sono confluiti nel Pd”. Dichiarazione vera perché Giacomo Sucameli della sua appartenenza politica e amicizia con Cuffaro non ha fatto mai mistero e gli è stato sempre vicino. Nella buona e cattiva sorte dimostrando coerenza non essendosi defilato quando Cuffaro è caduto in disgrazia ed è stato abbandonato da molti. Giacomo Sucameli, espressione oggi del deputato Paolo Rugirello ha sparigliato il Partito democratico alcamese, dove prima c’era la fila per candidarsi e oggi non riesce a trovare un manipolo di persone per un confronto e quindi scegliere la migliore soluzione. A che servono le primarie, fissate il prossimo sei marzo, se c’è solo un candidato? Cioè Vincenzo Cusumano. Quali saranno le conseguenze della bocciatura da parte del Pd dell’avvocato Benenati? Il Pd ad Alcamo sembra destinato a correre da solo. Ma senza alleati e programmi la sconfitta è dietro l’angolo. E poi un’ultima considerazione non di poco conto. Tantissimi elettori del Pd si collocano nel centro- cattolico e hanno manifestato la loro contrarietà alle adozioni nelle unioni civili. Molti democratici valuteranno anche il risultato del voto alla Camera e secondo i risultati sono decisi a cambiare partito.