La Procura di Trapani ha disposto l’esame autoptico sul corpo dell’uomo trovato ieri in un piccolo appezzamento di terreno incolto ad Alcamo, al centro di un quartiere molto popolato, all’angolo tra le via Aldo Moro e Piersanti Mattarella. Gli inquirenti puntano molto sui risultati dell’autopsia per potere tentare di scoprire quanti più particolari che possano riuscire a portare all’identificazione dell’uomo. Una cosa è certa: ad Alcamo non risulta alcuna denuncia di scomparsa, ecco perché ancora questa mattina si lavorava incrociando le varie banche dati delle forze dell’ordine in tutta la zona circostante e da estendere anche nel resto della Sicilia. Una prima ispezione cadaverica è stata completata e sono emersi pochi elementi se non il fatto che quasi certamente ci si trova di fronte ad una morte per causa naturale. Non sono stati infatti trovati segni di contusioni o ferite nel corpo, cosa che fa escludere quindi una morte violenta. Per il resto si presume che il decesso sia avvenuto almeno da una quindicina di giorni, che l’uomo abbia un’età compresa tra i 55 ed i 60 anni e che è possibile che sia extracomunitario. Probabilmente un vagabondo, senza fissa dimora, uno dei tanti uomini dimenticati da tutti scappato dalla propria terra in cerca di quella fortuna che in realtà non è mai riuscito a trovare. Il corpo dell’uomo è stato trovato casualmente da alcuni ragazzini che proprio in quella zona stavano giocando a pallone. Nel tentativo di recuperare la palla uno di loro si è reso conto che c’era il cadavere riverso a terra e coperto dalla fitta vegetazione dell’appezzamento di terreno. Altra ipotesi che viene avanzata è che l’uomo abbia trovato proprio sotto questa fitta vegetazione riparo dal freddo. Ma evidentemente non è bastato per strapparlo alla morte: forse le sue condizioni igieniche, unite alla scarsa alimentazione ed al freddo hanno contribuito per portarlo alla morte. Questo sarà certamente un elemento che potrà per l’appunto riscontrare la Procura attraverso l’autopsia. Al momento il corpo è custodito all’interno della camera mortuaria del cimitero di Alcamo.