Alcamo-Bocciato parco eolico, ok al contrasto al lavoro nero

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62 Siemens-Windenergieanlagen des Typs SWT-2.3-101 drehen sich hier im Windpark West Wind nahe Wellington in Neuseeland. Aufgrund konstanter Windbedingungen und hoher Windgeschwindigkeiten eignet sich Neuseeland bestens für die Realisierung von Windenergieprojekten. West Wind ist der erste Windpark in Neuseeland, den Siemens im Oktober 2009 in Betrieb nahm. 62 Siemens wind turbines of the type SWT-2.3-101 turn here in the wind park West Wind near Wellington in New Zealand. The consistently strong wind speeds in New Zealand make the country ideal for wind power plants. West Wind is the first wind power plant Siemens commissioned in October 2009.

Non sorgerà alcun parco eolico ad Alcamo, nascerà invece un comitato comunale per il monitoraggio del lavoro nero in città. Queste le decisioni più importanti assunte in consiglio comunale ieri sera ad Alcamo in una seduta lampo, durata appena trequarti d’ora ed in prosecuzione dopo la mancanza del numero legale del giorno prima. E’ stato bocciato, attraverso una presa d’atto, il progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia da fonte eolica della potenza di 14 megawatt, composto da 7 aerogeneratori proposto dalla società Eon climate srl. Il civico consesso ha in pratica preso atto del diniego non solo della Regione ma anche dell’ufficio tecnico comunale che nella relazione ha evidenziato come il progetto fosse in contrasto con le norme tecniche di attuazione. Si è passati poi alla trattazione della mozione d’indirizzo presentata dal consigliere di Sicilia Democratica Antonio Fundarò che mirava a programmare degli interventi a favore dei lavoratori e delle lavoratrici nell’ambito della tutela economica, fiscale e pensionistica e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Un atto passato a maggioranza che prevede l’impegno del commissario del Comune affinchè pressi le autorità competenti ad incentivare i controlli per il contrasto al lavoro nero definito come un fenomeno vastissimo ad Alcamo ma che soprattutto prevede la costituzione di un comitato.
Siparietto politico attorno a questo atto è stata la spaccatura interna alla stessa Sicilia Democratica, con il capogruppo Peppe Stabile a contestare la stessa iniziativa.
Sono state approvate altre due mozioni, entrambe presentate dal consigliere Alessandro Calvaruso. La prima impegna il Comune all’acquisto di un trita ceppi, macchinario attraverso il quale è possibile piantumare nuove essenze in alternativa alle palme oramai rimosse perché colpite dal punteruolo rosso. Senza questo macchinario oggi non è possibile nelle stesse aiuole piantumare nuove essenze per la presenza della base del tronco della palma. Una seconda mozione invece mira a completare l’officina meccanica comunale che dovrebbe sorgere all’interno dello spiazzo del centro comunale di raccolta di contrada Vallone-Monaco, in modo da chiudere l’attuale officina.
Infine l’appena insediato consigliere comunale Vincenzo Rimi, subentrato al dimissionario Vito Savio D’Angelo nella seduta di lunedì sera, ha confermato la propria appartenenza al gruppo consiliare Patto per Alcamo.