Alcamo-Bilancio, ok in consiglio comunale ma è tensione sul reddito di cittadinanza (VIDEO)

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Dopo il piano triennale il consiglio comunale di Alcamo da il suo sigillo anche al bilancio. Ancora una volta si è registrato il solo sostegno della maggioranza del Movimento 5 Stelle che supporta il governo cittadino e non è mancata la bagarre esplosa sul reddito di cittadinanza proposto dal Partito Democratico. Atto propedeutico alla manovra finanziaria il Dup, il documento unico di programmazione, in cui sono contenuti gli obiettivi del governo di città. Un documento che in realtà solo parzialmente è frutto dei grillini dal momento che si sono insediati al municipio soltanto dal giugno scorso.

Essenzialmente sono passati solo gli emendamenti necessari rispetto alle variazioni fatte nel piano triennale, dove si è registrato uno spostamento di somme per un ammontare complessivo di risorse da investire in opere pubbliche pari a 1,2 milioni di euro. Torna finalmente a contenere qualcosa il capitolo inerente alla cultura: 5 mila euro destinati per acquisti di libri per la biblioteca, 20 mila euro per eventi natalizi e del periodo autunnale, altre 30 mila euro per contributi alle associazioni culturali.

Salvaguardati i servizi sociali in particolar modo gli stanziamenti per anziani, disoccupati e minori indigenti. I punti deboli delle finanze comunali restano sempre i 40 milioni di euro di mancati riscossione dei crediti. Dalla stessa maggioranza poi l’invito al governo cittadino a tagliare ancora altri sprechi ma l’opposizione parla di poca condivisione.

E’ stata anche chiesta più incisività nel recupero dei tributi non riscossi. Nulla da fare invece per gli altri emendamenti presentati dalla minoranza. Niente adesione al Consorzio universitario così come niente reddito di cittadinanza, proposto dal Pd forse anche provocatoriamente dal momento che questo è un cavallo di battaglia da sempre dei pentastellati. Per entrambi non c’è stato nemmeno il parere tecnico favorevole degli uffici ma sul reddito di cittadinanza lo scontro è stato durissimo.

In chiusura votata all’unanimità invece la mozione che sollecita l’amministrazione alla salvaguardia dell’ambiente in relazione al progetto di delocalizzazione della distilleria Bertolino di Partinico. L’impianto si dovrebbe spostare in contrada Bosco Falconeria, al confine proprio con Alcamo, ma molti sono i dubbi sull’impatto che avrà nella zona questa industria.

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