Alcamo-Bilancio non approvato, Comune verso commissariamento?

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Profumo di commissariamento per la mancata approvazione del bilancio al Comune di Alcamo. Un’ipotesi paventata in relazione alla mancata adozione dello strumento finanziario entro il 30 aprile scorso considerando che ad oggi non è arrivata alcuna proroga del termine. Già l’assessorato regionale agli Enti locali ha inviato una lettera a tutti i Comuni inadempienti, tra cui Alcamo, in cui si minaccia l’invio di un commissario per arrivare all’adozione della manovra economica. Oggi il consigliere comunale Salvatore Trovato, seppur oramai agli sgoccioli della legislatura dal momento che il prossimo 5 giugno si andrà alle urne per votare sindaco, giunta e nuova assise, ha presentato un’interrogazione dal tono polemico in merito chiedendo se sono stati nominati i commissari ad acta e se i costi da sostenere per pagarli possano essere considerati un danno erariale prodotto dall’attuale gestione del commissario straordinario Giovanni Arnone per proprie inadempienze. Da considerare che ad oggi non solo non è stato predisposto il bilancio di previsione 2016 ma neanche il rendiconto del 2015, anch’esso da approvare entro il 30 aprile scorso. “Queste inadempienze – ha sottolineato Trovato – indubbiamente paralizzano l’attività del Comune di Alcamo causando disservizi ai cittadini, essendo consentite solo le spese obbligatorie”. Da premettere che moltissimi Comuni siciliani non hanno approvato il bilancio del 2016 entro i termini, quindi non è certamente un problema confinato alla sola Alcamo. Al di là di questo lo stesso commissario del Comune spiega i motivi che hanno impedito ad oggi di arrivare alla nuova manovra finanziaria; gli stessi che non hanno permesso sostanzialmente di riportare le aliquote dei tributi dell’Imu e della Tasi ai livelli del 2014 così come era stato promesso dallo stesso Arnone lo scorso anno quando ci fu un aumento e si chiese un piccolo sforzo alla cittadinanza per evitare conseguenze disastrose: “Purtroppo sono intervenute nuove norme che hanno modificato i vecchi parametri contabili – replica Arnone – e questo non ci ha consentito di potere abbassare le tasse alle aliquote del 2014 e ha comportato anche ritardi nell’approvazione del bilancio”.