Alcamo. Assolto, con formula piena, un imprenditore accusato di violenze sessuali da una ex dipendente

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Era stato accusato da una sua dipendente di avere subito tre violenze sessuali durante il 2009. A puntare il dito contro Giuseppe Lombardo, alcamese, 59 anni, titolare di un’impresa di pulizia e disinfestazione era stata una donna romena, che l’uomo aveva licenziato, perché sospettata di avere commesso furti in alcune abitazioni dove era stata mandata per effettuare le pulizie. Lombardo venne denunciato ed ha subito il processo di primo grado davanti ai giudici del tribunale di Trapani. L’imprenditore il 29 giugno del 2015 venne condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e a risarcire la presunta vittima con 10 mila euro. Gli venne inflitta anche la sanzione del pagamento di tutte le spese processuali. Ieri i giudici della Terza sezione della corte di appello di Palermo, hanno assolto con la formula “perché il fatto non sussiste, Giuseppe Lombardo, difeso dagli avvocati Sebastiano Dara e Caterina Camarda. “Una sentenza – dice l’avvocata Dara – che fa giustizia e fa uscire da un incubo durato nove anni il mio assistito, che ha sempre professato la sua innocenza, ora confortata da una sentenza”. Il procuratore generale aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado. Se fosse stata confermata in appello e poi in Cassazione per l’imprenditore si sarebbero subito aperte le porte del carcere, che non ha mai subito nonostante la denuncia della romena. Alla nuova sentenza si è arrivati dopo che gli avvocati Sebastiano Dara, in collaborazione con le colleghe di studio Caterina Camarda e Cristina Grillo, quest’ultima non lavora più in tale studio, avevano presentato la richiesta della rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale, producendo nuove relazioni e nuove prove, tra le quali anche le testimonianze di tre persone. Una si sarebbe rivelata determinante per la sentenza di appello e cioè il racconto di un alcamese che avrebbe accusato di furto la romena. Giuseppe Lombardo non esitò a licenziarla e da allora iniziò la vicenda giudiziaria che si è protratta per ben nove anni. L’uomo ha sempre respinto le accuse di questo infamante reato, attribuendo la denuncia alla vendetta messa in atto dalla sua ex dipendente, dopo il licenziamento. Ora è arrivata lì assoluzione per la quale “esprimono soddisfazione” l’avvocato Sebastiano Dara e la collega Caterina Camarda. La sentenza è stata emessa dopo due ore di camera di consiglio.