Alcamo-Arriva il commissario, prima settimana di lavoro

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ALCAMO – Priorità per bilancio e urbanistica. Già questa settimana cominceranno i primi incontri con il consiglio comunale e i dirigenti del Comune, poi faccia a faccia con il mondo dell’associazionismo. E’ un commissario del Comune a tutto campo Giovanni Arnone che sabato pomeriggio per la prima volta ha varcato il palazzo di città. Sarà lui a guidare sino alle prossime elezioni il Comune dopo le dimissioni di sindaco e giunta due settimane fa. Si è confrontato apertamente nella stanza che era del primo cittadino con il segretario generale del Comune Cristofaro Ricupati, con il presidente del consiglio Giuseppe Scibilia e con il deputato regionale Valentina Palmeri. Un dialogo aperto e franco in cui si sono toccati tutti gli argomenti. Ovviamente si è partiti dalle più immediate emergenze, in primis la necessità dell’adozione di un bilancio disastrato dove c’è da colmare un buco da circa 3 milioni di euro. Il timore è che, come già suggerito dagli uffici finanziari, almeno un milione di euro si vada a ricavare aumentando l’aliquota della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili: “Esiste già una bozza di bilancio lasciata dalla giunta che mi ha preceduto – sottolinea Arnone – e mi confronterò per analizzare la situazione finanziaria”. Il neocommissario ha lasciato uno spiraglio aperto, dunque, non dando per scontato che l’unica strada sarà quella per l’appunto di aumentare le tasse. Non si è voluto sbilanciare sull’annoso problema dell’assenza di un dirigente a capo del Settore Urbanistica, condizione che ha portato al collasso delle attività edilizie già fortemente contratte a livello privato. “Non conosco la situazione, devo prima affrontarla con gli uffici – precisa – ma una cosa è certa: ci sono apparati assolutamente essenziali e credo che gli investimenti privati siano prioritari per uscire dalla crisi”. Un messaggio quindi chiaro che certamente questo sarà uno dei primissimi problemi da affrontare e risolvere. Sui tantissimi investimenti in opere pubbliche in itinere (all’incirca 22 milioni di euro, ndr) è categorico: “Timori di infiltrazioni della criminalità? Diciamo che per certi importi ci sono strutture regionali che danno garanzia sotto questi aspetti – evidenzia Arnone –, per ciò che è di nostra competenza ci sarà massimo rigore nel rispetto della legalità”.