Alcamo: Area Democratica, rientro in giunta “condizionato”

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Area Democratica con il bastone e la carota. Se da una parte conferma il riavvicinamento al governo cittadino di Alcamo dall’altra però chiede al sindaco Sebastiano Bonventre una reale scossa e di uscire fuori dall’immobilismo dell’ordinaria amministrazione. Il movimento politico esce allo scoperto e dopo diversi incontri avuti proprio con tutto il cartello delle forze di maggioranza a sostegno del primo cittadino prende posizione e chiarisce ogni aspetto dell’intrecciarsi delle vicende politiche. Un ritorno di fiamma lo si evince proprio dalle parole riportate nel documento sottoscritto dai tre consiglieri comunali, Di Bona, Pipitone e Intravaia, dal presidente Pasquale Perricone e dall’ex assessore Gino Paglino. Pare che vi siano segnali anche di un disgelo nel rapporto con il Partito Democratico: “Abbiamo preso atto – si legge nella nota – che da parte del sindaco, del Pd e delle altre forze politiche della coalizione viene avvertita la necessità di un recupero dei rapporti politici con il nostro movimento”. Rapporto che si era incrinato diversi mesi fa, in fase di rimpasto di giunta, quando nonostante la riconferma di paglino alla vicesindacatura Area Democratica esternò l’intenzione di uscire fuori dalla giunta per alcune scelte politiche non ritenute condivisibili. Ed effettivamente dopo pochi giorni dalla riconferma Paglino rassegnò le dimissioni. In realtà le vere e proprie frizioni tra le parti non sarebbero legate al rapporto che c’è tra Bonventre e Area Democratica. Questi ultimi hanno esternato le loro perplessità su alcune scelte politiche e sull’eccessivo presenzialismo della componente del Partito Democratico. Un Pd oramai allo sbando, con una reggenza a sostituire il dimissionario Peppe Canzoneri, che ha perso dall’inizio della legislatura ad oggi, quindi in appena due anni, ben 3 dei 7 consiglieri che erano stati eletti alle scorse amministrative. Effettivamente un partito che ha in giunta due assessori, oltre che un presidente del consiglio e senza dimenticare che proprio Bonventre è stato piazzato dietro imposizione dell’ex senatore dei Democratici Nino Papania, caduto recentemente in disgrazia politicamente parlando per le diverse vicissitudini giudiziarie in cui è stato invischiato. Nonostante questa apertura al dialogo il movimento civico precisa che le perplessità esternate tre mesi fa quando fu deciso l’uscita dalla giunta “alla data attuale sono confermate integralmente”. Viene smentita l’ipotesi circolate si possibili pressioni della stessa Area Democratica dietro le dimissioni dell’assessore Lidia Lo Presti, proprio ieri sostituita dall’avvocato Renato Culmone. Anche il primo cittadino conferma che dietro al scelta della Lo Presti non c’è alcuna manovra politica.

Area Democratica insiste con il sindaco e lo esorta a cambiare marcia: “Abbiamo manifestato le nostre perplessità – si legge nel documento – per il permanere di una situazione politico-amministrativa incerta che avrebbe bisogno oggi più che mai di una svolta energica e coerente con l’emergenza socio-economica che attraversa la nostra comunità”. Il movimento civico esorta gli alleati a cambiare passo se vogliono il ritorno in giunta di Area Denmocratica.

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