Alcamo, approvato Dup: canone idrico con pagamento in anticipo; nell’Udc scoppia la bufera

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Il Dup 2018-2020, il documento unico di programmazione con cui il Comune pianifica le strategie per investimenti e servizi, porta con sè una sostanziale novità per Alcamo. Per la prima volta il canone idrico sarà riscosso in parte in anticipo nel corso dell’anno e non, come consolidato sino ad oggi, per intero alla fine dell’anno. Lo ha stabilito con un emendamento la maggioranza del Movimento 5 Stelle a sostegno del governo cittadino recependo evidentemente un sos che è stato lanciato dalla stessa amministrazione guidata dal sindaco Domenico Surdi. Con un emendamento è stata quindi introdotta la possibilità alla giunta di poter riscuotere una percentuale in acconto prima della fine dell’anno, un pò come si fa con la Tari, la tassa sui rifiuti. Dietro a questa manovra due potenziali benefici per il Comune: uno sarà quello di garantirsi con qualche mese di anticipò un pò di liquidità; l’altro è di carattere tecnico: si va infatti a colpire il cosiddetto “fondo credito d dubbia esigibilità” in cui rientra anche il canone idrico proprio perchè pagato a fine anno. Soldi che quindi vanno ad incidere nell’equilibrio del bilancio e che quindi contribuiscono, per via delle nuove norme finanziarie, a creare non pochi grattacapi per l’approvazione dell’esercizio finanziario. Il primo cittadino ha confermato all’aula queste crescenti difficoltà: “L’acqua la possiamo prendere dalle sorgenti che abbiamo – ha affermato Surdi – e può anche aumentare la dotazione ma dobbiamo anche avere una capacità di investimento che deriva anche dalla riscossione del tributo”. In tutto sono stati 36 gli emendamenti presentati tra maggioranza e opposizione, di cui 3 senza parere favorevole e 2 del tutto inammissibili. Tra questi figurava quello dei soldi per gli scavi delle fornaci romane che per ragioni tecniche non è passato. Tra gli emendamenti invece che hanno avuto invece il via libera ci sono i maggiori investimenti per Alcamo marina e il cimitero, 200 mila euro di contributi per chi ristruttura nel centro storico altri incentivi ancora per iniziativa imprenditoriali per chi investe sempre nel centro storico, e poi l’acquisto di varie attrezzature per l’audio e l’amplificazione del teatro Euro, l’organizzazione di una giornata dello sport dedicata ai disabili, progetti con le scuole per il contrasto alle devianze e alle tossicodipendenze, ed ancora il finanziamento di 10 borse di studio per gli studenti universitari meritevoli. Su quest’ultimo punto è scoppiata la bagarre tutta interna all’opposizione con il consigliere Saverio Messana ad attaccare i suoi stessi colleghi: “Ma se qua abbiamo problemi per poter garantire l’acqua e investimenti per le strade – ha evidenziato – tutto questo mi da l’impressione di essere solo aria fritta”. Complessivamente il Dup alla fine lo hanno approvato la maggioranza grillina con due dei tre consiglieri dell’Udc, Messana e Anna Allegro, con l’indicazione negativa invece espressa dalla capogruppo Rita Norfo. All’interno dello scudocrociato è scoppiata una clamorosa polemica destinata ad avere degli strascichi pesanti: “Qui chi parla a titolo personale è il consigliere Messana – ha evidenziato la Norfo – perchè il capogruppo attualmente sono io e sono contraria al Dup”. “Comunico all’aula – ha ribattuto Messana – che questo è stato l’ultimo intervento da capogruppo della Norfo, da questo momento tale ruolo lo assumo io”.