Alcamo-Ancora rinvii su movida e pedemontana in consiglio

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Niente movida e niente pedemontana. Alla fine i due temi tra i più scottanti del consiglio comunale di fine anno ad Alcamo sono stati per l’ennesima volta rinviati. La tensione però nella seduta di ieri sera si tagliava a fette e i toni non sono stati affatto morbidi. Primo fra tutti quelli di Ignazio Caldarella che constatata l’assenza del commissario straordinario del Comune, Giovanni Arnone, ha deciso autonomamente di ritirare l’interrogazione sulla movida selvaggia per l’assenza dell’interlocutore. Un atto che oramai è stato presentata sei mesi fa ma che per un motivo o per un altro non si è riuscito a discutere. Caldarella minacciosamente ha però detto che questo è l’ultimo rinvio dell’interrogazione.
Stesso scenario per quanto concerne la famosa vicenda della pedemontana, la fascia di territorio finita al centro d un’inchiesta della Procura per presunte lottizzazioni abusive. Una vicenda dai contorni ancora poco chiari in cui emergerebbe che gli stessi tecnici comunali che oggi sostengono che in questa zona non si può costruire avrebbero invece sottoscritto in passato le autorizzazioni con tanto di concessione. In quanto oltretutto persona coinvolta nella burrasca giudiziaria in qualità di tecnico professionista, finito sotto indagine, il consigliere comunale Alessandro Calvaruso ha ripresentato ancora una volta un’interrogazione in merito senza avere ancora alcuna risposta.
Altra questione scottante è anche quella relativa al rifugio sanitario finito al centro di una burrasca per una presunta realizzazione abusiva da parte del Comune e l’apertura non autorizzata della struttura non ancora completata e collaudata. Il consigliere Calvaruso ha chiesto che tutta la documentazione fosse inviata alle Procure di Trapani e Caltanissetta per una serie di errori a suo dire tecnici e violazioni di norme riguardo l’intera vicenda. In chiusura invece si è consumata una situazione paradossale: dagli uffici è stato chiesto il ritiro dell’adozione della variante urbanistica al piano regolatore generale di una porzione di terreno in contrada Gammara per la realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti. La motivazione è un non meglio specificato “approfondimento dell’istruttoria per alcune problematiche tecniche ed urbanistiche”. Posizione che ha scatenato un putiferio dal momento che siamo in presenza di un progetto presentato 8 anni fa con i consiglieri a chiedere quali sarebbero queste problematiche senza ricevere alcuna risposta.
La proposta di ritiro dell’atto è stata bocciata ma alla richiesta di sospensione dei lavori per 15 minuti, proposta dalla consigliera Gina Caldarella, è caduto il numero legale. La seduta è stata quindi aggiornata a stasera.