Alcamo, anche a dicembre boom di gettoni di presenza

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Fanno il pieno di gettoni di presenza anche a dicembre i consiglieri comunali alcamesi. In un mese 348 gettoni, che corrispondono a circa 21 mila euro di esborsi da parte del Comune , tra sedute del consiglio comunale – in verità a dicembre solo 2: il 19 e 20 dicembre – ma soprattutto per le riunioni delle quattro commissioni consiliari: una media di 729 euro lordi per consigliere. I componenti del Consiglio comunale di Alcamo, si dimostrano così, molto solerti, almeno sulla carta. Questo quello che risulta dalla determinazione del dirigente n. 12 del 15 gennaio scorso pubblicato dal 2° Settore Affari generali e Risorse umane del Comune che ha per oggetto proprio la liquidazione delle indennità del mese di dicembre ai 29 consiglieri comunali, escluso il presidente del consiglio Giuseppe Scibilia, a cui, invece, viene corrisposto uno stipendio vero e proprio. Facendo un rapido calcolo: 348 sedute effettuate in 19 giorni utili – considerando che dal 24 al 31 dicembre non ve ne sono state ed escludendo le domeniche – si arriva ad una media di 18 gettoni di presenza al giorno. Ed ogni presenza per il Comune significa una spesa di poco più di 60 euro lordi. Quattro i consiglieri che hanno toccato il numero massimo di sedute: Ignazio Caldarella, Leonardo Castrogiovanni, Francesco Ferrarella e Antonio Pipitone raggiungendo ben 948 euro. Poco meno – 911 euro – riescono a raggranellare altri cinque componenti del civico consesso con 15 sedute: Giuseppe Campisi, Gaspare Coppola, Vito Lombardo, Francesco Dara e Antonio Nicolosi. Fanalino di coda Antonio Fundarò con 3 sedute e appena 182 euro, poco di più Rosario Dario Pirrone e Pasquale Raneri: 303 euro per 5 sedute ciascuno. Ma sono un’eccezione: sono i soli, insieme ad altri tre – Alessandro Calvaruso, Sebastiano Dara, e Mauro Ruisi- ad attestarsi al di sotto delle dieci sedute. Un tema scottante, quello dei gettoni di presenza, che gravando sulle casse comunali, ha destato parecchie polemiche e proposte per diminuirne la gravosità: dalla riduzione dell’importo del gettone a quella del numero di sedute. L’ultima decisone, in ordine temporale, che potrebbe portare ad un ridimensionamento dei costi, quella adottata in via sperimentale, su proposta del Presidente del Consiglio Scibilia, di spostare l’orario di svolgimento del consiglio comunale dal tardo pomeriggio alla mattina. Il nuovo orario, seppure non incide sulle riunioni delle commissioni consiliari, consentirebbe, almeno per quanto riguarda il consiglio comunale, oltre a risparmiare sui consumi di energia elettrica, sulle spese per servizi e il personale, di concludere in giornata, evitando così la duplicazione del gettone, una volta oltrepassata la mezzanotte, cosa spesso verificatasi in passato.

 

 

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