Alcamo-Amministrative, è ballottaggio tra Surdi e Dara

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Il primo turno di queste elezioni amministrative di Alcamo ha già dato un suo verdetto incontrovertibile: la scomparsa dei partiti dalle stanze dei bottoni del palazzo di città. Al ballottaggio vanno infatti il candidato del Movimento 5 Stelle, Domenico Surdi e quello della civica Abc Sebastiano Dara. Entrambi avvocati di professione, il primo di 33 anni e il secondo di 49, hanno conquistato il ballottaggio. Elemento assodato e consolidato sulla base del risultato definitivo di tutte e 41 le sezioni scrutinate su un totale di 29.148 votanti certificati dalla prefettura di Trapani, pari al 72,29 per cento degli aventi diritto (con un calo rispetto alla tornata elettorale del 2012 di quasi 6 punti percentuali, ndr). Surdi si è attestato al 48,14 per cento seguito a ruota da Dara al 17,37 per cento. Dietro i due candidati al ballottaggio troviamo: Baldassare Lauria, esponente di Noi con Salvini e di altri pezzi del centrodestra affiancato dalle liste “Noi x Alcamo” e “Insieme si può”, al 12,45 per cento; Vincenzo Cusumano, appoggiato da Pd e Udc, con il 10,8 per cento; Maria Grimaudo, sostenuta da Pdr-Sicilia Futura e Cittadini per Alcamo, al 5,09 per cento; Alessandro Calvaruso, sorretto da “La tua città”, fermo al 2,9 per cento; Chiudono Giuseppe Benenati del Psi e Antonino Vallone di Progetto Alcamo) rispettivamente con l’1,64 e l’1,39 per cento.
Due soli episodi di cronaca da segnalare: un elettore è stato denunciato per avere pubblicato su facebook la foto con il suo voto contrassegnato: è stato immediatamente rintracciato e identificato dalla polizia. In un altro caso un uomo è stato allontanato poco dopo avere votato perché in evidente stato di ebbrezza e quindi potenzialmente un pericolo per la pubblica incolumità. Alcamo quindi, come era pronosticabile, tornerà al voto il prossimo 19 giugno per scegliere il suo candidato sindaco tra Surdi e Dara. Emergono inequivocabilmente dei dati abbastanza evidenti: l’esponente grillino ha pescato ben oltre la propria lista, che si è fermata attorno al 31 per cento. Su di lui sembra essersi spostato il voto d’opinione che si è scollegato dalle liste. Sotto questo aspetto si nota in maniera piuttosto accentuata come Maria Grimaudo e Vincenzo Cusumano abbiano subito il maggior effetto di questo fenomeno: la prima ha conquistato appena 1.170 suffragi a fronte invece dei 3.724 consensi sommati delle due liste a suo sostegno; il secondo invece si è fermato a 2.481 preferenze contro i 5.268 consensi delle due liste messe assieme di Pd e Udc. Meno accentuata invece la differenza per Lauria e Benenati. Dara ha sostanzialmente confermato i voti dei suoi fedelissimi, avendo conquistato 3.991 voti sui 3.863 delle due liste, così come Vallone e Calvaruso. Surdi invece ha fatto il pieno del voto disgiunto: ha infatti conquistato 11.059 voti rispetto agli 8.535 di lista.