Tanto impegno. Tanti sacrifici. Tante difficoltà da superare. Ma tanta volontà di andare avanti superando ostacoli che arrivano da più parti quando invece la disponibilità dovrebbe essere massima. Dopo tanti tira e molla. Dopo vari rinvii di date finalmente prende il via oggi ad Alcamo la quarta edizione di “C’era una volta la festa dell’uva”. Un evento che affonda le sue radici nel tempo con iniziative e manifestazioni avviate e poi cadute nel dimenticatoio. Negli anni ‘30 si svolsero ad Alcamo per circa sei anni sagre dell’uva. All’inizio degli anni ’50 una festa del vino nello spiazzale di quella che fu l’arena Garden, oggi sede del Collegio dei gesuiti dove si svolgono tante attività. Con quella che prende il via oggi si celebra la quarta edizione della Festa dell’uva, promossa dall’Associazione dei cavalieri dei conti di Modica, che da diversi anni salvaguarda e porta a conoscenza le tradizioni alcamesi, città in cui l’uva è il principale volano dell’economia. E la Festa rappresenta anche un momento di promozione del vino prodotto col duro lavoro degli agricoltori. La Festa dell’uva per salvaguardare anche la memoria senza la quale un popolo non ha futuro. Una manifestazione da far conoscere ai giovani perché nel programma c’è la mostra di attrezzature agricole del ‘900 per la vendemmia, strincituri, varda, statia, aratri, botti e tanto altro. E naturalmente la pigiatura dell’uva con il mulo e con i piedi che si svolgerà domani domenica alle ore 21 in piazza Ciullo ed un convegno al castello sul settore vitivinicolo. Una due giorni che inizia alle 18,30 di oggi con la sfilata dei carretti siciliani per il trasporto dell’uva tra le vie principali. Si parte dal Castello dei conti di Modica e poi via Madonna del Riposo, viali Europa e Italia, piazza Pittore Renda, Corso VI Aprile e conclusione in piazza Ciullo. A seguire canti e balli folcloristici, street food, degustazione di vini, stand vecchi mestieri e mostra di attrezzature agricole. Uno sforzo non indifferente quello degli organizzatori della Festa dell’uva verso i quali le istituzioni, Comune di Alcamo in primis, debbono riservare la massima attenzione perché i Cavalieri dei conti di Modica salvaguardano le tradizioni e con le loro manifestazioni contribuiscono ad elevare la qualità degli eventi indetti dallo stesso Comune. E in tal senso la partecipazione dell’associazione dei cavalieri del castello dei conti di Modica alla Festa della Madonna dello scorso giugno, docet.