Alcamo-Ai domiciliari continua a spacciare, torna in carcere fruttivendolo

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Era ai domiciliari ma questo non impediva all’alcamese Domenico Presti di continuare nella sua attività di spaccio. Aveva orari di rientro e casa e luoghi in cui dovere stare ma nonostante ciò ha continuato a fare quello che faceva già poco prima del suo primo arresto. Attività che però è stata nuovamente scoperta e stroncata dai carabinieri della Compagnia di Alcamo, guidati da Giulio Pisani: sono infatti nuovamente scattate le manette ai polsi di Presti e per lui si sono anche riaperte le porte del carcere: almeno per il momento dovrà rimanere in cella. Per Presti, 37 anni, l’accusa è di spaccio di sostanza stupefacente. A scoprire che era tornato a spacciare, nonostante il primo arresto avvenuto nell’aprile dello scorso anno, il nucleo radiomobile della Compagnia di Alcamo che ha avviato una serie di riscontri dopo alcuni sospetti. In realtà Presti si è tradito quasi da solo. Ai suoi clienti dava appuntamento sempre nello stesso luogo: un vicolo del centro storico. E quella strana “folla” che si accalcava in questa stradina non è di certo passata inosservata. Così nella notte tra venerdì e sabato scorso, al termine di una serie di servizi di osservazione, i carabinieri hanno arrestato il 37enne. Presti in pratica a tutti i clienti dava appuntamento nella stradina sotto casa sua, in via Rossini, da dove per l’appunto non poteva allontanarsi perchè ai domiciliari. In particolare i carabinieri notano un giovane incensurato che riceve qualcosa dalle mani di Presti. L’acquirente viene subito bloccato e costretto a raccontare tutto. A quel punto, acquisiti elementi oramai schiaccianti, i carabinieri hanno deciso di fare irruzione nell’appartamento di Presti. All’interno sono stati rinvenuti 7 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento dello stupefacente, varia sostanza da taglio e la somma contante di quasi mille e 500 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio. Tutto è stato quindi sequestrato e subito dopo è scattata un’altra perquisizione, questa volta nel negozio di frutta e verdure di corso San Francesco di Paola di cui è titolare lo stesso 37enne: in questo caso però i carabinieri non hanno rinvenuto nulla. Al termine dell’operazione è stata riscontrata la “pericolosità sociale” del soggetto e per questo motivo Presti è stato rinchiuso in carcere in attesa dell’udienza di convalida. Lo scorso anno Domenico Presti venne beccato con un cugino e in quel caso venne accusato di detenzione ai fini di spaccio dalla polizia. Anche in quel caso gli inquirenti si misero in moto dopo avere notato uno strano viavai di gente sempre dallo stesso luogo che poi sci è scoperto essere la centrale di rifornimento della droga. In quel caso vennero sequestrasti 10 grammi di cocaina e 60 di marijuana.