Alcamo-Agguato via Ingham, la vittima non parla: “Nessun conflitto”

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Tutte le piste sono al vaglio degli inquirenti per cercare di decifrare l’agguato che si è consumato lunedì mattina in via Ingham ad Alcamo, nei pressi del bar e distributore di benzina dove un operaio di 30 anni è stato raggiunto da un colpo di pistola ad una gamba. Alla fine la vittima se l’è cavata con 20 giorni di prognosi ma restano da chiarire tutti i contorni dell’inquietante vicenda. Ascoltato dai carabinieri il trentenne non ha saputo fornire indicazioni utili agli inquirenti, secondo quanto trapela. Ai carabinieri ha riferito di non avere alcun sospetto e di non sapersi spiegare chi è perché ha potuto sparagli. Parole alle quali credono poco gli investigatori: difficile potere pensare che non vi sia alcun sospetto per un atto di tale gravità. L’operaio ha riferito di avere una vita tranquilla, nessun conflitto familiare né tantomeno di averne avuto nella vita privata o lavorativa. Per il momento i militari dell’Arma non voglio tralasciare alcuna pista anche se pare che si stia maggiormente battendo l’ipotesi di un possibile regolamento di conti nell’ambito del piccolo mercato dello spaccio di droga. Ma i precedenti dell’uomo, che risalgono a 5-6 anni fa, sono troppo flebili per dare garanzia agli inquirenti che questa possa essere la strada giusta. Al momento pare invece essere un po’ più distante l’ipotesi che dietro possa esserci la criminalità organizzata, con cui il 30enne non pare abbia apparentemente legami né oggi, né in passato. A complicare sicuramente le indagini non solo il fatto che la vittima non abbia fornito alcuna indicazione ma anche il fatto che non ci sono testimoni. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, confermata dalle immagini di videosorveglianza della zona, un uomo alla guida di un ciclomotore con il volto coperto da un casco integrale si sarebbe avvicinato all’operaio che stava percorrendo a piedi l’arteria. Il centauro ha estratto una pistola ed ha fatto partire un primo colpo, andato a vuoto, ed un secondo questa volta andato a segno. Il 30enne è rimasto ferito alla gamba sinistra, a pochi centimetri dal ginocchio: un amico lo ha portato all’ospedale “San Vito e Santo Spirito” dove i medici hanno estratto l’ogiva dalla gamba dell’operaio. Da un’analisi del proiettile estratto dalla gamba del malcapitato si è riusciti a risalire anche all’arma: si tratta di una canna corta di piccolo calibro.