A poco più di un mese dall’attivazione di tre telecamere mobili per contrastare l’abbandono dei rifiuti sono già una ventina gli sporcaccioni individuati dalla polizia municipale. Per la “furbata” di avere abbandonato il sacchetto sul ciglio della strada oppure in microdiscariche rischiano di pagarla molto grossa: anche sino a 700 euro di multa, o nei casi più gravi anche una denuncia penale oltre che la sanzione amministrativa. Sono in fase di accertamento, infatti, le posizioni di tutte le persone che sono state colte in flagrante dagli occhi elettronici: “Stiamo valutando singolarmente tutte le posizioni – afferma il comandante dei caschi bianchi, Giuseppe Fazio – e presto saremo in grado di chiarire ogni singolo caso attraverso la ricostruzione fatta grazie alle telecamere”. Sono tre le distinte sanzioni a cui si va incontro: l’abbandono dei rifiuti in area periferica non servita dalla raccolta “porta a porta” (con sanzione pari a 600 euro), l’abbandono di rifiuti in area comunale servita dal “porta a porta” (200 euro) e la violazione al codice della strada per avere abbandonato il sacchetto creando quindi intralcio (100 euro). Chiaramente a seconda di dove si è abbandonato il rifiuto si incorre nella sanzione amministrativa di 600 o 200 euro, a cui si aggiunge la sanzione al codice della strada. Il che significa che ogni persona beccata dalla telecamera riceverà una multa che oscillerà da 300 a 700 euro. “Sono le zone più periferiche quelle in cui si registra il maggior abbandono dei sacchetti della spazzatura” aggiunge Fazio. “Non riesco ancora a comprendere – aggiunge il sindaco Domenico Surdi – quale possa essere la motivazione che spinga queste persone ad abbandonare i loro rifiuti per strada pensando di farla franca. Grazie alle telecamere che abbiamo acquistato i nostri vigili riescono ad individuarle e a multarle. Li abbiamo presi con il sacco nelle mani e continueremo a farlo”. Alla multa però si può aggiungere anche la violazione inerente all’abbandono di rifiuti speciali, e quindi pericolosi per l’ambiente: in quel caso scatterà la denuncia alla Procura. In tal senso la polizia municipale sin da quando ha avuto le telecamere in dotazione ha stilato un cronoprogramma per il monitoraggio, individuando le aree e le zone più soggette al fenomeno dell’abbandono rifiuti. Priorità nei controlli è stata data a quelle aree in cui si è verificata la presenza di rifiuti speciali pericolosi. I controlli sono spinti anche nell’ottica di migliorare la raccolta differenziata e garantire la salubrità dell’ambiente. Difatti sono numerose le microdiscariche disseminate nel territorio. Non a caso, sempre in tale direzione, qualche mese fa il primo cittadino emanò un’ordinanza in cui si disponevano una serie di provvedimenti che garantissero controlli e verifiche più accurate contro l’abbandono della spazzatura. Ad Energetikamiente, società che gestisce il servizio di raccolta, è fatto obbligo di prestare l’assistenza con proprio personale ai caschi bianchi in caso di richiesta per ispezionare sacchetti, contenitori ed altro ancora necessario. Di contro alla stessa Polizia municipale viene ordinato di “assicurare la massima attenzione al controllo del territorio, finalizzata alla prevenzione e alla repressione del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, nonché alla verifica del mancato rispetto dell’ordinanza”. I vigili inoltre dovranno assicurare la presenza, a richiesta del soggetto gestore del servizio pubblico di raccolta rifiuti, per ispezionare, a campione, i rifiuti conferiti dall’utenza.