Al via il processo a marito violento al Tribunale di Marsala

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E’ l’ennesima cronaca di violenza sulle donne. Di una vita famigliare drammatica fatta di maltrattamenti, violenza privata e lesioni. A puntare il dito contro il marito violento, un salemitano di 26 anni è la moglie cha ha avuto il coraggio di denunciare. Ed è stata lei davanti ai giudici del tribunale di Marsala, dove si è celebrata la prima udienza ad accusare il marito.

La donna nella sua denuncia contro il marito, racconta che tra il dicembre 2019 e luglio 2020, spesso dopo avere fatto uso di sostanze stupefacenti, l’uomo l’avrebbe più volte picchiata. Anche quando era in stato di gravidanza. Costringendola, tra l’altro, sempre secondo l’accusa, anche a “tollerare” la sua abitudine a far uso di droga. Sei sono gli episodi di violenza contestati. “In diverse occasioni – si legge nel decreto che dispone il giudizio – strattonava la moglie, la colpiva con pugni, graffi, la sbatteva a terra, e in un caso, nel dicembre 2019, quando la stessa si trovava in stato di gravidanza”. E questo costituisce un’aggravante al reato contestato.

L’ultimo episodio di violenza è datato 17 luglio 2020, quando alla donna furono diagnosticate ferite guaribili in cinque giorni”. La donna, costituitasi parte civile con l’assistenza dell’avvocato Rosaria Bonanno, è stata ascoltata in aula. Rispondendo alle domande della presidente Alessandra Camassa, del pubblico ministero Roberto Piscitello e degli avvocati, ha confermato le accuse, anche se ha aggiunto che diversi degli episodi di violenza denunciati non hanno avuto testimoni e che fino a qualche mese prima della nascita del figlio i rapporti con il coniuge erano buoni.